L'invasione russa dell'Ucraina e le conseguenti sanzioni dell'Occidente hanno rappresentato il detonatore che ha gettato nel caos le relazioni d'affari con Mosca dei grandi gruppi italiani ed europei, a partire dai settori del petrolio e dell'energia. I venti di guerra hanno alimentato un "fuggi fuggi" generalizzato dal Paese di Vladimir Putin e dalle sue maggiori società, con tutta una serie di annunci e impegni che, se tradotti in pratica, appaiono destinati a rivoluzionare le geometrie e le geografie del mondo del business come lo conosciamo oggi.
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