Un gruppo reggae e due compositori hanno messo, nel giro di una sola settimana, sotto accusa Dua Lipa per la sua Levitating, canzone che è rimasta per ben 68 settimane nella classifica Billboard Hot 100. Il brano, tra i PIù grandi successi dell'attuale panorama musicale pop, potrebbe infatti essere frutto di un plagio.
La prima causa intentata nei confronti dell'artista britannica di etnia kosovaro-albanese viene dalla band Artik Sound System, secondo cui il brano copia una loro canzone del 2017, Live your life. della seconda azione legale, invece, sono protagonisti i compositori L. Russell Brown e Sandy Linzer, che la accusano di aver copiato due loro canzoni, Wiggle and giggle all night e Don Diablo, rispettivamente del 1979 e 1980, per creare Levitating.
Anche Ed Sheeran, che già da diversi anni è stato accusato di plagio numerose volte, finisce di nuovo sotto accusa per aver presumibilmente attinto da un altro brano per la sua hit, Shape of you (2017), senza aver dato il credito necessario agli autori. In particolare Shape of you avrebbe copiato alcune parti di Oh why (2015), scritta da Sami Chokri e Ross O'Donoghue ed eseguita da Chokri sotto lo pseudonimo Sami Switch. Sheeran ha finora negato, affermando di aver sempre dato il giusto credito a chiunque abbia contribuito alle sue canzoni. "Faccio riferimento ad altre opere quando scrivo – ha sottolineato il musicista – così come fanno molti cantautori. In tal caso informo la mia squadra in modo da compiere i passi necessari per ottenere l'autorizzazione".
Per dimostrare la propria innocenza, durante il procedimento in corso all'Alta Corte di Londra, l'artista inglese ha cantato brevi strofe di Feeling Good di Nina Simone e di No Diggity dei Blackstreet per spiegare come la melodia sia comune a diversi brani nella musica pop: "Se li metti tutti nella stessa tonalità, suoneranno allo stesso modo", ha spiegato Sheeran, il quale nega di aver mai ascoltato la canzone di Chokri e ha rifiutato la suggestione che qualche amico potesse avergliela suonata prima che scrivesse Shape of You nell'ottobre 2016. Il brano è risultato il singolo più venduto del 2017 e rimane la canzone più ascoltata di tutti i tempi su Spotify. I diritti d'autore di Sheeran, stimati in circa 20 milioni di sterline, sono stati congelati da quando Chokri e il suo co-autore Ross O'Donoghue hanno rivendicato la violazione del copyright nel 2018.
Gli avvocati dei due autori hanno fatto ascoltare alla corte degli estratti dalle sessioni di registrazione di Shape of You. In uno di questi si poteva sentire Sheeran dire che aveva bisogno di cambiare la melodia "oh I" perché era "un po' vicina all'osso". Sheeran ha spiegato: "Pensavamo che fosse un po' troppo vicino a una canzone chiamata No Diggity dei Blackstreet, così ho detto che avremmo dovuto cambiarlo". E alla domanda se la sua melodia finale avesse una somiglianza con la canzone di Chokri, il cantautore ha aggiunto: "Fondamentalmente, sì. Si basano sulla scala pentatonica minore ed entrambe hanno delle vocali".
La corte ha anche ascoltato come Sheeran abbia ottimizzato la prima versione di Shape of You per rimuovere elementi simili alla canzone di Bill Withers Grandma's Hands e a No Scrubs di TLC. "Il tuo approccio è prendere un brano, cambiarlo e fare un sacco di soldi, vero?", ha chiesto provocatoriamente l'avvocato Sutcliffe alla star. "No", ha risposto Sheeran, aggiungendo che un "musicologo ha esaminato Shape of You e ha trovato somiglianze, così le abbiamo cambiate". La star ha rivelato inoltre che Shape of You era stato originariamente concepito per le Little Mix o Rihanna e che non voleva pubblicarlo nel suo album Divide multi-platino. "Pensavo che questa canzone fosse in conflitto con Castle On The Hill.
Non si adattava, insomma, al resto dell'album", ha detto. "Successivamente sono stato smentito".
A un certo punto Sheeran si è un po' irritato quando un frammento di una canzone inedita è stato erroneamente riprodotto alla corte. "Questa è una canzone che ho scritto lo scorso gennaio. Come l'avete avuta?" ha chiesto, guardando i suoi avvocati. "Voglio sapere come l'avete ottenuta". Poi stato spiegato che parte della musica riprodotta proveniva dal laptop personale di Steve Mac e che era stato accidentalmente effettuato l'accesso alla cartella sbagliata.
L'avvocato Sutcliffe ha infine accusato Sheeran e i suoi co-autori di aver promosso quella che ha definito una "causa a schiaffo" intesa a "intimidire" i suoi clienti con l'oneroso costo di una difesa legale. Nel maggio 2018, prima della causa per plagio avviata ufficialmente a luglio dello stesso anno da Chokri e O'Donoghue, Sheeran e i suoi coautori hanno avviato un procedimento legale chiedendo all'Alta Corte di dichiarare di non aver violato i diritti d'autore di Chokri e di O'Donoghue. "Nessuna causa a schiaffo, volevo solo dimostrare che avevo ragione", ha risposto Sheeran. "Sto cercando di riabilitare il mio nome".
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