Era scappato, all'età di 20 anni, dall'Ucraina e in particolare dalla regione del Donbass. E non appena arrivato in Italia, nel 2017, si era presentato in Questura invocando la protezione in quanto obiettore di coscienza: temeva, già all'epoca, di essere costretto a combattere nel suo paese. Nel 2020 il tribunale di Torino gli aveva negato la protezione, ma ora la Cassazione ha ribaltato quella decisione sostenendo che invece il suo caso debba essere riconsiderato: "Ha diritto allo status di rifugiato politico".
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