ROMA – I nuovi record raggiunti dai listini dei carburanti, con la benzina che in modalità self ha sfondato la soglia dei 2 euro al litro e viene venduta oggi in Italia ad un prezzo medio di 2,004 euro al litro (1,901 euro il gasolio), secondo Quotidiano Energia, allarmano le associazioni dei consumatori. Assoutenti denuncia "una stangata solo sui rifornimenti pari a +525 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, +558 euro in caso di auto diesel".
Il presidente dell'Unione nazionale consumatori parla di "una speculazione bella e buona, come temevamo, sono scattati rialzi del tutto ingiustificati", dice. "Le quotazioni internazionali del petrolio, come di molte altre materie prima, stanno, volando – spiega Dona – solo sulla base dell'ipotesi di uno stop dell'import dalla Russia che per il momento non c'è".
"Rispetto ai prezzi medi in modalità self dello stesso periodo del 2021 – spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – oggi un litro di benzina costa in media il 28% in più, mentre per il gasolio si spende addirittura il 32,4% in più. Questo significa che per un pieno di verde occorre mettere in conto una maggiore spesa da +21,9 euro, mentre un pieno di gasolio è rincarato di 23,2 euro". La richiesta al governo è di "calmierare i prezzi riducendo le accise sui carburanti e sterilizzando l'Iva.
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