In questa vicenda scoperchiata da una indagine della Procura, fatta di dati incontrovertibili ma anche di non pochi chiaroscuri, emerge un nuovo, inquietante aspetto. Il professore di filosofia di un liceo del ponente genovese arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale, adescamento di minori e cessione di stupefacenti a due studentesse, proprio durante gli anni in cui avrebbe compiuto i reati contestati occupava un ruolo assai delicato dentro l’istituto: quello di referente del cosiddetto “sportello psicologico”, un supporto per gli studenti in difficoltà.
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