Ergastolo e un anno di isolamento diurno: è la richiesta della Procura di Parma nei confronti di Patrick Mallardo, il 18enne accusato di omicidio premeditato per aver colpito a morte a coltellate Daniele Tanzi, coetaneo di Casalmaggiore.
Il terribile fatto di sangue è avvenuto a Parma nell'ex mulino in via Volturno nella notte tra il 4 e il 5 maggio 2021.
Venerdì scorso il pm Fabrizio Pensa ha detto durante la requisitoria che Mallardo "racconta ciò che gli conviene, ed è lecito, ma di ciò bisogna tenere conto dal punto di vista sanzionatorio".
Nell'udienza precedente Mallardo aveva ritrattato la confessione iniziale: "Se ho accoltellato Daniele? Rifiuto la domanda. In carcere ho svanito la memoria".
Per l'accusa non ci sono dubbi sulla premeditazione: prima di andare alla fabbrica in bici, Mallardo "prepara lo zaino mettendo dentro due bottiglie d'acqua, la lampada e il coltello".
Il coltello è stato poi trovato a casa sua mentre la felpa insanguinata è stata ripescata in un canale vicino al luogo del delitto.
I codifensori di Mallardo hanno chesto una perizia psichiatrica per la terza volta (è sempre stata respinta) e puntato sulla "inattendibilità" della teste Maria Teresa Dromì, parrucchiera 19enne di Parma che aveva lasciato Patrick per Daniele.
La ragazza si trovava con Tanzi nell'ex mulino e qui furono raggiunti da Mallardo.
Il legale della vittima ha chiesto un milione e mezzo di risarcimento, con provvisionali da 350mila euro a testa per madre e padre e 160mila euro per ciascuno dei due fratelli della vittima.
Anche l'avvocato di Maria Teresa Dromì ha chiesto un risarcimento: quarantamila euro la richiesta di risarcimento complessivo per i maltrattamenti subìti da Mallardo. Diecimila euro per Gens Nova, la onlus costituitasi parte civile.
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