La solitudine creativa di Anna Banti, la lucida freddezza di Maria Bellonci, il riserbo di Laudomia Bonanni, lo sradicamento di Fausta Cialente, l'ironica passionalità di Alba de Céspedes, l'allegra bellezza di Livia De Stefani, la teatralità di Paola Masino, la dedizione di Lalla Romano: sono piccoli quadri le introduzioni agli incontri di Sandra Petrignani con le scrittrici che quarant'anni fa, nell'editoria italiana, "pur avendo una ricca carriera alle spalle, premiate e spesso molto vendute, lamentavano una inaccettabile assenza di vero prestigio".
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