Nella 20/a giornata di serie A di basket, Milano espugna (64-81) Tortona e si tiene alle spalle la Virtus Bologna che contro Napoli (86-75) centra la 6/a vittoria di fila. Alle spalle delle due di testa insiste Brescia che colleziona il 9° successo consecutivo passando (83-88) a Brindisi. Cade anche Trieste, sorpresa in casa (65-78) da Venezia, consentendo a Reggio Emilia di agguantare il 4° posto grazie al successo (86-77) su Pesaro. Sassari costringe Trento al 5° ko di fila e mette mezzo piede in zona playoff assieme a Varese, vittoriosa per 90-78 sul fanalino di cosa Cremona.
<<La classifica della serie A>>
TORTONA-MILANO 64-81
(22-19, 37-40, 51-63)
Dopo la vittoria in finale di coppa Italia, Milano concede il bis contro Tortona conquistando la quarta vittoria consecutiva in campionato. All’ispirata partenza di Rodriguez (8 punti e 8 assist) e Hines (7 punti e 3 rimbalzi), Tortona replica con Wright (6 punti e 6 assist), Macura (15 punti, 3 rimbalzi e 3 recuperi) e Severini (14-9). Milano cresce in avvio di secondo quarto con la salita in cattedra di Baldasso (16 punti), inarrestabile da tre punti e nel pescare Melli (11 punti e 7 rimbalzi) sotto canestro (24-30). Tortona però è bravissima a non perdere contatto prima con Filloy (12 punti), poi con Daum. Il primo tempo si chiude con la quarta tripla di serata di Baldasso e la combinazione vincente tra Wright e Sanders per il 37-40. Ad inizio ripresa Sergio Rodriguez alza i giri del motore meneghino, trovando importanti accelerazioni dal palleggio e innescando Melli e Hines (42-51). Tortona inizia a faticare contro la sempre più fisica difesa avversaria. Un paio di giocate di Wright e Filloy non bastano ad arrestare l’emorragia, consentendo così a Bentil – dalla lunetta – e Grant (12 punti) – con jumper e tripla in sequenza – di regalare all’Olimpia il primo vantaggio in doppia cifra (49-61). Al termine del terzo quarto, Hall fa proseguire il parziale con la rubata del +14, prima che i liberi di Severini diano un minimo di ossigeno ai padroni di casa (51-63 dopo 30’). Nell’ultimo periodo, Alviti e Rodriguez ampliano ulteriormente il margine anche oltre le 20 lunghezze, rendendo così ininfluenti i minuti conclusivi del match.
Derthona Tortona: Mortellaro ne, Wright 6, Cannon 2, Tavernelli ne, Tambwe ne, Filloy 12, Mascolo, Severini 5, Sanders 15, Daum 5, Cain 4, Macura 15. Allenatore: Ramondino.
Milano: Melli 11, Grant 12, Rodriguez 8, Leoni, Ricci 6, Biligha, Hall 5, Baldasso 16, Daniels, Alviti 13, Hines 7, Bentil 3. Allenatore: Messina.
Arbitri: Lanzarini-Grigioni-Pepponi.
Note – Tiri liberi: Tortona 8/10, Milano 11/17. Nessun uscito per cinque falli.
VIRTUS BOLOGNA-NAPOLI 86-75
(27-17, 47-32, 72-54)
La Virtus supera senza particolari problemi Napoli. Partenza sprint per i felsinei: 10-0 con le triple di Teodosic, Hervey (16 punti, 7 rimbalzi, 4 recuperi e 3 assist) e Pajola. Quando i padroni di casa sembrano essere in controllo totale della gara, escono fuori i partenopei: guidati da Parks (13 punti e 10 rimbalzi), siglano un controparziale di 2-8 portandosi ad un solo possesso di distanza. Tuttavia il pressing degli ospiti non sembra spaventare i padroni di casa che rispondono prima con una bomba di Teodosic, poi con quella di Weems (11 punti); due conclusioni dalla media distanza spingono ulteriormente indietro Napoli, sotto 27-17 a fine primo quarto. Bologna continua a schiacciare la difesa napoletana, costretta a commettere numerosi falli. Il timido muro eretto da Sacripanti regge per poco: le ‘Vu Nere’ – con le schiacciate di Hervey e Jaiteh – confezionano un nuovo massimo vantaggio sul 42-24. Il distacco non scompone Napoli che rientra in campo più concentrata nella ripresa e infila un parziale di 2-9 orchestrato principalmente da Toté (8 punti e 6 rimbalzi) che le consente di tornare in partita. La Virtus però rialza il livello di attenzione e grazie alle triple di Hervey e Cordinier (7 punti e 7 rimbalzi) e ai canestri di Mannion (13 punti e 10 assist), torna sul +19. Napoli nell’ultimo quarto trova l’ultimo moto d’orgoglio: Lombardi (10 punti e 6 rimbalzi) e Zerini si prendono sulle spalle la squadra registrando un parziale di 4-12 portandosi a soli tre possessi di distanza quando mancano poco meno di 3′ al termine della partita. L’entusiasmo dei partenopei cresce, ma viene subito mozzato dalla schiacciata di Alibegovic e da una tripla di Belinelli (13 punti).
Virtus Bologna: Tessitori, Mannion 13, Belinelli 13, Pajola 3, Alibegovic 7, Hervey 16, Ruzzier, Jaiteh 4, Sampson 6, Weems 11, Teodosic 6, Cordinier 7. Allenatore: Scariolo.
Napoli: Zerini 6, McDuffie 9, Matera ne, Velicka 12, Parks 13, Marini 2, Uglietti 2, Lombardi 10, Rich 9, Grassi ne, Totè 8, Vitali 4. Allenatore: Sacripanti.
Arbitri: Begnis-Bartoli-Marziali.
Note – Tiri liberi: Bologna 11/16, Napoli 13/18. Nessun uscito per cinque falli.
BRINDISI-BRESCIA 83-88
(26-16, 39-39, 65-65)
Pur priva di Della Valle, fermato all’ultimo momento da problemi intestinali, Brescia conquista a Brindisi la nona vittoria consecutiva in campionato. I pugliesi iniziano il match ad altissimo ritmo cercando il post basso di Adrian (4 punti e 6 assist) e Perkins (20 punti e 10 rimbalzi) e riaprendo poi per il cecchino Redivo (16 punti), autore subito di tre triple che valgono la prima fuga sul 15-7. Brescia prova a reagire un minimo con la grinta di Petrucelli (23 punti) e Mitrou-Long (20 punti e 5 rimbalzi) ma Brindisi continua a premere il pedale dell’acceleratore anche con Gaspardo (12 punti) e Gentile (16 punti e 5 rimbalzi), siglando un altro parziale di 11-0 che vale il +13. Al termine del primo quarto, un paio di tiri in corsa di Gabriel (5 punti e 8 rimbalzi) e Mitrou-Long riaccorciano un minimo le distanze sul 26-16. Nel secondo periodo, continua lo show di Gentile tra canestri in allontanamento e da tre punti, permettendo così a Brindisi di scappare di nuovo sul 31-18. L’ingresso sul parquet del duo Laquintana (14 punti) -Cobbins (10 punti e 7 rimbalzi), tuttavia, dà la giusta scossa alla Germani che riesce così a concretizzare meglio i numerosi contropiede concessi dagli avversari. Aggiungendo poi l’apporto di Petrucelli e Burns (6 punti e 7 rimbalzi) e a cronometro fermo, Brescia sigla un controparziale di 4-16 e riporta la sfida prepotentemente in equilibrio (35-34). Al termine del primo tempo, ci pensa poi il leader Mitrou-Long a completare la rimonta e a spegnere le fiammate di Clark (39-39 dopo 20’). Ad inizio ripresa, ancora il canadese e Gabriel consentono a Brescia di sorpassare per la prima volta nel match gli avversari. Brindisi, tuttavia, resta ben dentro la contesa, cavalcando con successo il post-basso di Perkins (45-46). L’altalena del risultato va avanti fino agli ultimi istanti del terzo periodo quando Zanelli dalla lunetta e poi Gaspardo con una tripla a fil di sirena provano a rilanciare la fuga brindisina (59-54 dopo 30’). La risposta di Brescia però non tarda ad arrivare ed è ispirata da Petrucelli e Laquintana, i quali riescono a rispondere al post di Perkins e Gentile e a consegnare il match ai 4’ minuti conclusivi di partita sul 71-72. Entrando nella fase conclusiva del match, è ancora il duo sopracitato della Germani, oltre a un clamoroso assist di Gabriel per la schiacciata di Cobbins, a siglare un canestro più fallo e la tripla dell’allungo sul +4. Dall’altra parte, un errore da oltre l’arco Gaspardo e qualche palla persa di troppo fanno affondare Brindisi, punita poi ulteriormente dal tap-in di Mitrou-Long e dai liberi di Laquintana. Brindisi si consola con l’ufficialità del ritorno di D’Angelo Harrison, protagonista della scorsa annata da record, con 17.4 punti di media in Lega A e 19.3 in Champions League.
Brindisi: Adrian 4, Gentile 16, Zanelli 8, Fusco ne, Visconti, Gaspardo 12, Redivo 16, De Zeeuw 2, Clark 5, Udom, Perkins 20. Allenatore: Vitucci.
Brescia: Gabriel 5, Moore 4, Mitrou-Long 20, Mobio ne, Petrucelli 23, Eboua ne, Parrillo ne, Cobbins 10, Burns 6, Laquintana 20, Rodella ne, Moss. Allenatore: Magro.
Arbitri: Lo Guzzo-Martolini-Brindisi.
Note – Tiri liberi: Brindisi 14/15, Brescia 22/23. Nessun uscito per cinque falli.
TRIESTE-VENEZIA 65-78
(16-24, 30-41, 50-64)
Le assenze di Tonut, Vitali ed Echodas non frenano Venezia che espugna comunque Trieste. La Reyer allunga nella seconda metà del primo periodo sospinta da uno scatenato Theodore (25 punti, 4 assist e 8 rimbalzi), autore di tre triple e dei liberi che valgono il primo allungo consistente nel match (16-24 dopo 10’). Il momento favorevole degli orogranata prosegue nel secondo quarto, grazie anche a Daye e a un super Stone. Proprio il numero 5 sigla in contropiede il gioco da tre punti che vale il massimo vantaggio veneziano di +14. Trieste reagisce affidandosi all’esperienza di Cavaliero, il quale con due triple e un assist per Mian rimette la barca in linea di galleggiamento (30-35). Al termine del primo tempo, ci pensa allora Theodore a ristabilire la doppia cifra di vantaggio, armando anche la mano di Bramos, autore della bomba del 30-41. Nella ripresa, i rimbalzi in attacco e la presenza di Watt sotto canestro respingono gli assalti di Davis (12 punti) e Konate, mantenendo sempre un comodo cuscinetto di scarto; le bombe di Theodore e di un ottimo Brooks portano così Venezia sul 39-53 a metà terzo periodo. Trieste però reagisce, realizzando una serie di tiri liberi tra Banks e Konate e cavalcando un Davis abilissimo sul pick and roll (49-55). Nel momento di difficoltà, sale in cattedra De Nicolao (10 punti), autore di una gran tripla e dei tiri liberi che riportano il match dalla parte degli orogranata, permettendo poi a Theodore di ristabilire le 14 lunghezze di vantaggio sulla sirena del quarto (50-64). Nell’ultimo periodo, De Nicolao, Brooks e Watt (9 punti e 10 rimbalzi) spengono sul nascere gli accenni di rimonta palesati da Banks e Konate (54-69), costringendo i giuliani ad alzare bandiera bianca.
Trieste: Banks 16, Davis 12, Konate 14, Deangeli, Mian 10, Delia 4, Campani ne, Cavaliero 6, Campogrande, Grazulis 3, Lever ne, Alexander. Allenatore: Ciani.
Venezia: Stone 5, Bramos 5, Tonut ne, Daye 2, De Nicolao 10, Sanders 5, Mazzola, Brooks 16, Theodore 25, Minincleri, Chapelli 1, Watt 9. Allenatore: De Raffaele.
Arbitri: Rossi-Nicolini-Noce.
Note – Tiri liberi: Trieste 16/21, Venezia 14/20. Nessun uscito per cinque falli.
VARESE-CREMONA: 90 – 78
(27-23, 48-38, 68-57)
Varese vince la sfida salvezza con Cremona e prosegue il proprio momento positivo. La squadra di Roijakkers parte forte (7-0), sospita da Sorokas ma il rientrante Harris arresta l’impeto biancorosso con un gioco da tre punti. L’equuilibrio permane fino agli ultimi 90” di gioco del primo tempo in cui Cremona non trova più la via del canestro consentendo a Reyes e Woldetensae di colpire e confezionare il +10 (48-38). Al rientro dagli spogliatoi Cremona cambia passo: le magie di Poeta, Tinkle e Dime danno una grossa scossa agli azzurri riportandoli a -4 a metà del terzo quarto. Varese non resta a guardare e si affida prima al duo Sorokas-Vene per respingere le controffensive; i recuperi di Keene ed infine una tripla pesante di Woldetensae tagliano le gambe alla Vanoli, lasciandola dietro di 11 lunghezze (68-57) al 30’. L’ultimo quarto comincia con una serie di pick and roll orchestrati da Poeta e Dime. Questo però non regala nuova verve solo a Cremona, perché Woldetensae è una furia soprattutto dalla lunga distanza e così dopo il pericolo occorso nei primi minuti, l’Openjobmetis firma il nuovo massimo vantaggio (77-65) al 35’. Cremona lotta fino in fondo conquistandosi numerosi viaggi in lunetta ma Sorokas e Woldetensae non ammettono rimonte e mettono il sigillo sul 90-78 finale.
Varese: Beane 8, Sorokas 19, De Nicolao 2, Vene 14, Reyes 12, Librizzi, Virginio, Ferrero 2, Caruso ne, Keene 12, Cane ne, Woldetensae 21. Allenatore: Roijakkers.
Cremona: Dime 18, Harris 18, Sanogo, McNeace, Gallo ne, Pecchia 10, Poeta 4, Spagnolo 8, Errica ne, Tinkle 20, Cournooh. Allenatore: Galbiati.
Arbitri: Mazzoni-Borgo-Capotorto.
Note – Tiri liberi: Varese 10/11, Cremona 20/25. Usciti per cinque falli: Vene, Cournooh.
REGGIO EMILIA-PESARO: 86-77
(25-17, 43-49, 65-61)
Reggio Emilia bissa il successo su Treviso, piegando anche Pesaro. I padroni di casa scattano subito in avvio (11-2) grazie alle triple di Cinciarini (17 punti e 13 assist) e ai canestri di Baldi Rossi e dell’ex Larson (7 punti, 3 rimbalzi e 4 assist). La bomba sulla sirena di Sanford (13 punti) frena l’impeto dei padroni di casa (25-17). L’inizio del secondo periodo arride alla compagine marchigiana: trascinata dai tiri dalla lunga distanza di Zanotti (15 punti) e Tambone (12 punti, 5 rimbalzi e 6 assist), oltre alla solita presenza ingombrante di Jones (13 punti e 14 rimbalzi), si rimette in carreggiata ricucendo lo strappo e poi di ottenere addirittura il sorpasso con Sanford e Zanotti (30-31), complice anche l’anemia offensiva di Reggio. A dare una sferzata all’attacco reggiano ci pensa il pick and roll giocato da Cinciarini e Hopkins (15 punti), i due protagonisti tengono in piedi mentalmente la squadra evitando una prematura debacle sul finire dei primi 20′. Sul punteggio di parità, altre due triple pesaresi firmate da Moretti e dal cecchino Zanotti regalano il nuovo vantaggio ospite, chiudendo la prima frazione sul 43-49. Il terzo quarto parte subito con un parziale di 9-3 per i padroni di casa: firmato da Johnson (20 punti e 11 rimbalzi) e Hopkins. Gli ospiti per arrestare l’emorragia chiamano in causa Delfino, il quale risponde con 5 punti consecutivi riportando avanti i suoi. La gara prosegue e le conclusioni da tre punti la fanno da padrone: Strautins (8 punti) e Crawford (12 punti) duellano con Zanotti in una sfida punto a punto, ma un canestro di Johnson porta Reggio Emilia avanti (65-61) dopo 30’. L’americano apre l’ultimo periodo nello stesso modo in cui ha chiuso il precedente ispirando la fuga dei suoi, partecipa anche Baldi Rossi la cui tripla mette tre possessi di distanza tra le compagini (77-68). Una tripla di Sanford sembra regalare le ultime emozioni al match, ma sul contropiede che può regalare il -4 ai pesaresi, Johnson stoppa con successo il tentativo di Delfino, decretando, di fatto, il successo dei padroni di casa.
Reggio Emilia: Thompson Jr, Hopkins 15, Baldi Rossi 6, Strautins 8, Crawford 12, Colombo ne, Soliani ne, Cinciarini 18, Johnson 20, Larson 7. Allenatore: Caja.
Pesaro: Moretti 5, Tambone 12, Stazzonelli ne, Lamb 11, Dia ne, Zanotti 15, Sanford 13, Demetrio 2, Delfino 6, Jones 13. Allenatore: Banchi.
Arbitri: Attard-Bongiorni-Vita.
Note – Tiri liberi: Reggio Emilia 13/16, Pesaaro 11/14. Nessun uscito per cinque falli.
TRENTO-SASSARI: 66-74
(15-23, 33-33, 50-55)
Sassari costringe Trento a incassare il quinto k.o. consecutivo in campionato. Avvio di match spumeggiante per i biancoblu, bravissimi a correre in contropiede e a pescare sotto canestro Mekowulu (14 punti e 6 rimbalzi) e Burnell (14 punti, 5 assist e 8 rimbalzi). Con l’aiuto anche del tiro da tre punti di Kruslin (11 punti), Sassari tocca la doppia cifra di vantaggio sul 10-21, prima che il debutto con la nuova canotta di Johnson (11 punti) e l’energia di capitan Forray (14 punti) riaccorcino le distanze sul 15-23 di fine primo periodo. Successivamente, il Banco di Sardegna comincia a sbagliare qualche tiro di troppo e il duo Williams (9 punti, 13 rimbalzi e 5 assist) – Johnson, ben supportato da Reynolds (12 punti e 6 rimbalzi) e Conti, ne approfitta per rosicchiare a poco a poco tutto lo svantaggio. Nonostante Robinson (6 punti, 10 assist e 5 rimbalzi) e qualche lampo di Logan (8 punti) provino a respingere gli avversari, una palla rubata e il seguente layup segnato da Williams sulla sirena del primo tempo pareggia i conti sul 33-33. Nella ripresa, una tripla di Reynolds vale il primo vantaggio trentino nella sfida sul 36-35; ma Robinson, tuttavia, arma sapientemente la mano di Kruslin che ispira così il nuovo allungo sassarese, poi proseguito da due triple consecutive di Logan, valevoli per il +10. Proprio in chiusura del terzo periodo, Forray di esperienza converte dei preziosissimi tiri liberi e poi Johnson sigla il buzzer beater che riaccorcia le distanze sul 50-55. Il momento favorevole ai bianconeri prosegue nell’ultimo quarto, ancora con Forray come assoluto protagonista e un cinico Flaccadori (10 punti) a cronometro fermo (57-57). Il Banco di Sardegna reagisce immediatamente grazie a un buon Diop (10 punti e 9 rimbalzi) e alla tripla di Bendzius (11 punti) del +5. Trento ci prova ancora con Flaccadori ma alcuni errori di Williams a cronometro fermo fanno perdere la serenità alla Dolomiti Energia che affonda poi definitivamente sotto i colpi di Burnell (letale con un paio di recuperi) e del gioco a due tra Robinson e Diop (59-70). Gli ultimi sussulti di Forray e Reynolds servono solo a rendere meno amara la sconfitta.
Trento: Johnson 11, Bradford, Williams 9, Reynolds 12, Conti 2, Morina ne, Forray 14, Flaccadori 10, Mezzanotte ne, dell’Anna ne, Ladurner 2, Caroline 6. Allenatore: Molin.
Sassari: Logan 8, Robinson 6, Kruslin 11, Gandini ne, Devecchi, Treier, Chessa ne, Burnell 14, Bendzius 11, Mekowulu 14, Gentile, Diop 10. Allenatore: Bucchi.
Arbitri: Sahin-Perciavalle-Bettini.
Note – Tiri liberi: Trento 11/20, Sassari 6/9. Nessun uscito per cinque falli.
Commenti recenti