Domani prima cartina di tornasole per la Lega, visto che al Parlamento europeo si vota il regolamento che istituisce il recovery, sul quale in precedenza la Lega si era astenuta. Il gruppo al momento è spaccato tra chi vuole continuare ad astenersi e chi, nel nome del futuro governo Draghi, voglia votare a favore. I 5S hanno lanciato un appello con un comunicato in cui auspicano che tutti i partiti italiani votino a favore nell’interesse nazionale. Fdi invece si asterrà ancora.
La Lega deciderà dopo aver incontrato Draghi
"Parlamentari, economisti e tecnici della Lega sono al lavoro in queste ore in vista del voto sul Recovery Fund previsto per domani sera. La Lega, che si astenne sul documento in commissione ai tempi del governo Conte, attende l'incontro col professor Draghi previsto per domani prima di prendere la decisione definitiva". E' quanto trapela da fonti della Lega di Bruxelles. "Se invece dell'austerity praticata in passato si passasse ad una fase di investimenti, di crescita e di rilancio economico, senza aumento di tasse ma liberando energie e risorse in ambito pubblico e privato, lo scenario cambierebbe completamente", sottolineano le stesse fonti leghiste.
"Un conto era il silenzio del precedente governo, che non ha coinvolto nessuno nella stesura del Recovery, altro sarebbe un piano di investimenti, crescita e sviluppo condiviso col Paese, che permetta di superare le politiche di tagli e austerità che tanti danni hanno provocato", è il ragionamento del partito di Salvini.
Scontro destra Ue: Afd attacca Draghi, Lega lo difende
Il futuro politico di Mario Draghi, unito al suo passato da presidente della Banca centrale europea, hanno innescato uno scontro interno al gruppo Identità e democrazia (Id) al Parlamento europeo, la compagine che tiene assieme i tedeschi di Alternative fur Deutschland e gli italiani della Lega. Jorg Meuthen, vice presidente del gruppo parlamentare ed esponente dell'Afd, venerdì scorso ha accusato il premier incaricato di essere "il grande maestro in materia di debiti" al quale "si affida" lo Stato italiano per "rendere felici gli italiani con i tanti miliardi" che dovrebbero arrivare con il Recovery fund.
Draghi è "l'uomo che ci ha portato una politica della Bce completamente sbagliata, responsabile dell'eccesso incontrollato di denaro nell'eurozona", ha attaccato il sovranista tedesco. "Dovrebbe ora essere il grande salvatore dell'Italia? Questo è uno scherzo, anche se molto brutto, di cui i tedeschi, che devono pagare in larga misura l'intero conto, non potranno ridere", ha rincarato.
Zanni (Lega): "Non è il momento delle polemiche"
"Non è il momento delle polemiche", ha risposto oggi Marco Zanni, presidente del gruppo Id ed eurodeputato della Lega. "Se qualcuno all'estero critica il professor Draghi per aver difeso l'economia, il lavoro e la pace sociale europea – quindi anche italiana – e non solo gli interessi tedeschi, questa per noi non sarebbe un'accusa, ma un titolo di merito", ha aggiunto il leghista nella replica al suo compagno di gruppo.
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