Nella grande sala del Mappamondo di Montecitorio oggi è la volta di Carlo Cottarelli. Le audizioni sul Recovery Plan continuano. Le commissioni Bilancio e Finanze proseguono ma, in assenza di governo, il Parlamento è sospeso.
Decreto Milleproroghe 'congelato'
Tant'è che il Milleproroghe – il decreto che racchiude tra l'altro la proroga del blocco della prescrizione – è in stand-by. Scade il primo marzo: entro la penultima settimana di febbraio va chiuso alla Camera per poi passare al Senato. Formalmente si potrebbe andare avanti anche a votare, essendo un decreto e quindi urgente. Ma senza il parere del governo e i suoi indirizzi, è molto complicato. E quindi? Sono stati sfrondati i 2.500 emendamenti presentati al Milleproroghe. Ne sono rimasti sul tavolo 900. Si sa che su quel decreto omnibus, c'è di tutto. I ministeri competenti intanto esaminano. "Speriamo che il nuovo governo si insedi presto. Assolutamente bisogna chiudere", invoca Fabio Melilli, il presidente dem della commissione Bilancio.
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di
Tommaso Ciriaco
Ma è tutto un po' così: incerto, congelato, sospeso appunto a Montecitorio e Palazzo Madama. Anche qui, in Senato audizioni in commissione Sanità per la scelta della presidente, la renziana Annamaria Parente. Dice Melilli: "Qualcuno ha obiettato sull'utilità delle audizioni sul Recovery Plan. Ma non è mai sprecato il tempo dell'ascolto". È come tenere accesi i motori, in attesa di ripartire. Nella sala del Mappamondo riunite, da remoto, sono le commissioni Bilancio di Camera e Senato (più i senatori della Affari europei). Dedicate all'ascolto.
Aule non riconvocate dal 26 gennaio
A Montecitorio il presidente Roberto Fico ha convocato l'aula l'ultima volta il 26 gennaio per comunicare le dimissioni del premier Giuseppe Conte. Da allora le cose si sono fermate, tranne appunto che per le audizioni, sempre a distanza causa Covid. L'aula è "convocata a domicilio", le commissioni, che sono il motore dell'attività parlamentare, non possono evidentemente deliberare.
La futura legge elettorale
Inoltre. Chi sarà maggioranza e chi opposizione? Quale sarà la nuova fisionomia delle commissioni parlamentari? Sarà tutto da ridiscutere, fermo restando che le presidenze delle commissioni – rinnovate in estate – resteranno quelle che sono. Intanto una conseguenza politica immediata già si intravede: il modello di legge elettorale sarà tutto da ridiscutere. Il proporzionale infatti con soglia di sbarramento al 5% – il cosiddetto Brescellum dal nome del presidente della Affari costituzionali, il grillino Giuseppe Brescia – sembrava tagliato su misura per un convergenza tra Pd, 5Stelle, Leu e Forza Italia. Ora l'arrivo della Lega in una maggioranza a sostegno del governo Draghi, non può che cambiare le carte in tavola. Salvini ha detto e ripetuto che vuole una legge elettorale maggioritaria. E alla legge elettorale, come alle altre riforme istituzionali, va posta mano, dopo le urgenze del Paese che sono piano vaccinale, sostegno economico e Recovery Plan.
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