E' stata vandalizzata, probabilmente qualche giorno fa, la lapide dedicata al partigiano Adriano Pogliaghi in via Segneri 8, al Giambellino, zona 6 di Milano. L'incendio della corona ha provocato l'annerimento della lapide, com'era successo in passato diverse volte in altri quartieri di Milano. Con la pandemia questi episodi erano cessati, ma evidentemente qualcuno ha deciso che con la zona gialla siano possibili nuovi oltraggi alla memoria dei combattenti per la libertà. Protesta l'Anpi, associazione dei partigiani, chiedendo l'intervento delle autorità, in attesa che la targa venga ripristinata e la corona rimessa.
"Adriano era un ragazzo assassinato a Mauthausen a soli 22 anni. – racconta Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale di Milano – Entrato nel movimento socialista clandestino nel novembre del 1943, Adriano ha partecipato al grande sciopero generale del marzo 1944. Arrestato, viene forzatamente arruolato nella marina, avendo Adriano obblighi di leva. Il giovane riesce a fuggire e torna a dare il suo contributo a Milano nel movimento giovanile socialista. Nuovamente arrestato, viene tradotto a San Vittore e successivamente deportato nel lager nazista di Mauthausen, dove muore il 19 aprile 1945".
Cenati invita a resistere a queste provocazioni: "Il grave ennesimo atto di vandalizzazione offende la Memoria di chi ha lottato per la libertà di tutti noi e la sensibilità di Milano, città democratica e antifascista. Chiediamo al Comune di Milano di intervenire per il ripristino di questa lapide e per la sistemazione di numerose altre lapidi che versano in condizioni precarie nella nostra città. Da parte nostra ci impegneremo sempre di più a tenere viva la Memoria, legata alla conoscenza storica, vaccini indispensabili di fronte al ripresentarsi di movimenti neofascisti xenofobi e antisemiti".
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