BRUXELLES – Germania, Polonia e Svezia hanno dichiarato "persona non grata un membro del personale dell'ambasciata russa" rispettivamente a Berlino, Stoccolma e Varsavia. È la ritorsione europea all'analoga decisione russa di espellere diplomatici dei tre Paesi Ue durante il viaggio a Mosca di venerdì scorso dell’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, per chiedere la liberazione di Alekseyj Navalnyj.
Proprio Borrell al ritorno a Bruxelles ha dovuto affrontare l’ira di settori dell’Europarlamento, con alcuni deputati che si sono spinti a chiedere le sue dimissioni, e di alcuni governi, principalmente baltici e dell’Est, che dietro le quinte hanno accusato lo spagnolo di essere stato troppo cedevole verso Serghej Lavrov, restando in silenzio quando il ministro degli Esteri russo, tra le altre cose, ha accusato l’Unione di essere “inaffidabile”.
di
Rosalba Castelletti
,
Alberto D’Argenio
La Commissione europea ha confermato la fiducia della presidente Ursula von der Leyen a Borrell, definendo il suo viaggio a Mosca "necessario" sebbene fosse “un incontro difficile” (per alcune capitali lo spagnolo ha insistito per andare a Mosca nonostante il rischio di fiasco).
Quanto all’accusa di non avere visitato Navalnyj in carcere, un portavoce di Borrell ha aggiunto che a Mosca "la discussione si è fatta 'calda' quando l'Alto rappresentante ha chiesto di vedere Navalnyj e Lavrov gli ha risposto di rivolgersi alla Corte" indicando "una procedura che avrebbe preso più tempo della durata della visita". Anche i principali gruppi politici dell’Europarlamento e i maggiori governi della Ue non sembrano intenzionati ad unirsi alla richiesta di dimissioni dell’Alto rappresentante.
dal nostro corrispondente
Alberto D’Argenio
Intanto la Ue sta cercando di fare fronte comune con Usa e Gran Bretagna e ha convocato un incontro in giornata a Bruxelles, allargato a Canada e Ucraina per concordare una posizione comune. Borrell ha sottolineato che sono i Paesi dell'Ue che devono discutere "i passi successivi", che possono prevedere "anche sanzioni" contro la Russia per l’imprigionamento di Navalnyj. D’altra parte dopo l’atteggiamento russo durante la visita dell’Alto rappresentante le ritorsioni sembrano inevitabili, anche se potrebbero arrivare solo a marzo.
dal nostro corrispondente
Federico Rampini
Il governo russo dal canto suo ha risposto all’espulsione dei suoi tre diplomatici parlando di decisioni "prive di fondamento": sono mosse "non amichevoli" che "si aggiungono alla lunga serie di azioni dell'Occidente contro il nostro Paese e noi le riteniamo una interferenza nei nostri affari interni". La Germania si è però appellata "all'articolo 9 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 18 aprile 1961", in risposta all'espulsione di un diplomatico tedesco da Mosca che, ha spiegato un portavoce, era presente alla manifestazione degli oppositori russi solo per "informarsi sullo sviluppo degli eventi con mezzi legali".
A Taranto, c'è un altro Concertone in programma oltre a quello più noto di Roma:…
A differenza del documentario del 2010, la miniserie in sei parti di Netflix è una…
Roby Facchinetti, il leggendario componente dei Pooh, compie 80 anni. Una vita dedicata alla musica,…
È il giorno del concerto del Primo Maggio e Roma si prepara ad accogliere migliaia…
Ogni 1° maggio, in Italia e in molte parti del mondo, si celebra la Festa…
AGI - Le risorse stanziate nell'ambito del Pnrr offrono l'opportunità di affrontare le debolezze strutturali…