ROMA – Anche se con un pizzico di fiato corto, la Lazio supera il Cagliari, centra la sesta vittoria consecutiva e, soprattutto, agguanta quella zona Champions che solamente un mese fa sembrava un miraggio. Serve una zampata di Immobile per scardinare il fortino dei sardi: Eusebio Di Francesco da qualche settimana sente la paura, la può toccare con mano, e decide di presentarsi all'Olimpico in versione "primo non prenderle", ma è un consegnarsi all'avversario che non fa che ritardare l'inevitabile resa. L'organico dei sardi non giustifica la posizione in classifica, i numeri parlano di sette sconfitte nelle ultime otto uscite e di una posizione in classifica, la diciottesima, che vorrebbe dire retrocessione.
Partenza lenta
Inzaghi conferma il rodatissimo assetto, concedendo a Musacchio l'esordio da titolare dopo l'ampio spezzone di Bergamo vista l'assenza di Patric. Chi cambia tutto è Di Francesco, nominalmente in campo con un 3-4-2-1 in cui fa l'immediato debutto Rugani. Alla riprova dei fatti è un 5-4-1, perché Nainggolan e Joao Pedro devono sacrificarsi in fascia a comporre due linee vicinissime a cavallo dell'area di rigore. L'obiettivo, senza dubbio logico, è negare metri di campo alla velocità dei vari Lazzari, Correa, Immobile e Marusic. La Lazio non strappa, cerca di non scoprirsi, crea qualche occasione per saggiare i riflessi sensazionali di Cragno, bravo sia su Luis Alberto che su Immobile. Il copione del primo tempo è talmente monocorde da rendere praticamente inesistente il coinvolgimento di Reina, solitamente molto sollecitato dalla costruzione biancoceleste, oggi spettatore non pagante per i primi 45′, stante la pressione nulla del Cagliari.
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Ripresa più frizzante
Si riparte con Lazzari che cerca di mettere a soqquadro la fascia di pertinenza, sfruttando anche i problemi del neoentrato Tripaldelli, chiamato a rilevare Lykogiannis dopo un frontale con il tir Milinkovic-Savic. Il Cagliari si fa vivo all'improvviso con un'occasione nata da una rimessa laterale proprio di Tripaldelli: il terzino va a cercare la profondità e Marin trova un'autostrada verso Reina, pallonetto alto. Si tratta di un episodio, perché la Lazio continua a spingere e a far piovere cross in area. Godin fa buona guardia quando viene chiamato in causa, non appena Immobile ha campo riesce però a puntare Walukiewicz e a esporlo a qualche rischio: dribbling e mancino secco, c'è ancora Cragno. Dalla panchina Inzaghi chiama l'avanzata di Milinkovic-Savic, la mossa paga immediatamente. Sventagliata da sinistra verso il serbo, che si propone in area di rigore e fa da torre verso Immobile. L'attaccante è agevolato dal velo di Correa, con una finta mette a sedere Cragno che però è estremamente reattivo e riesce a sporcargli la conclusione mancina, ma il pallone trova comunque la rete.
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Un altro Cagliari
Senza più niente da difendere, il Cagliari si toglie di dosso tutte le paure della prima ora di gioco. Marin, il più ispirato tra i giocatori di movimento dei rossoblù, entra in area e serve Pavoletti, il cui destro sporco viene liberato da Radu. Inzaghi sente puzza di bruciato e si tutela con Lulic per lo stanco Lazzari e Akpa-Akpro per Luis Alberto, che come da tradizione si lamenta per il cambio. Di Francesco inserisce Simeone al posto di Zappa modificando il sistema di gioco, nella Lazio è decisamente positivo l'ingresso di Muriqi, utilissimo nel tenere palla nei momenti bollenti. Soltanto una dormita di Marusic permette al Cagliari di creare un pericolo: il montenegrino sbaglia un disimpegno, il neo entrato Cerri va al cross da sinistra, Reina smanaccia e Gaston Pereiro non riesce a ribadire in rete. Il finale è nervosissimo, Di Francesco se la prende con i raccattapalle che tardano a restituire il pallone, ma è solo il sintomo di un malessere che ha origini ben diverse. Inzaghi non se ne preoccupa e guarda al big match contro l'Inter.
LAZIO-CAGLIARI 1-0 (0-0)
Lazio (3-5-2): Reina; Musacchio (37′ st Parolo), Acerbi, Radu; Lazzari (20′ st Lulic), Milinkovic-Savic, Leiva (37′ st Escalante), Luis Alberto (20′ st Akpa-Akpro), Marusic; Correa (28′ st Muriqi), Immobile. All.: Inzaghi
Cagliari (3-4-2-1): Cragno; Walukiewicz, Godin, Rugani; Zappa (31′ st Simeone), Marin, Nandez, Lykogiannis (7′ st Tripaldelli); Nainggolan (39′ st Pereiro), Joao Pedro; Pavoletti (39′ st Cerri). All.: Di Francesco
Arbitro: Irrati
Rete: 16′ st Immobile
Ammoniti: Correa, Parolo, Nandez, Joao Pedro
Recupero: 0 e 5′Original Article
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