"Anche stasera non riesco a prendere sonno. I rumori dal Reparto Covid disturbano meno dei pensieri in testa, così provo a scrivere ma anche questo è difficoltoso da mesi: non ho abbastanza lucidità, ispirazione, voglia… allora lascio perdere e mi rifugio in parole già dette, soprattutto degli altri", scrive Iacopo Melio dal suo letto di ospedale. Il consigliere regionale del Pd è di nuovo ricoverato dal 30 gennaio, con sintomi ancora forti. Scrivere e parlare per lui è molto faticoso ma non rinuncia a scrivere questo messaggio notturno. "Ieri", spiega su Facebook, "una ragazza mi ha scritto: 'C'è un tuo post di Instagram che ogni tanto vado a rileggermi perché lo trovo bellissimo'. Non lo ricordavo, sono andato a vedere, e sembrava scritto da qualcuno apposta per me.
Direttamente dal 2016, è stato bello ritrovarsi, proprio quando pensavo di essermi perso. Senza volerlo questa persona mi ha regalato un sorriso inaspettato. Perciò stasera lo rimetto, che magari ci ricordiamo tutti di essere sempre lì, al solito posto, e che torneremo. E ora sì: Buonanotte".
Ecco, qui di segutio, il post pubblicato nel 2016.
“Se alziamo lo sguardo al cielo possiamo vedere le stelle come puntini luminosi. Puntini microscopici, simili a granelli di polvere dorata. Eppure una stella, anche la più piccola, ha sicuramente un diametro di almeno 20 chilometri. "Stelle di neutroni", le chiamano. E quando si parla di neutroni mi torna in mente la fisica, i compiti del Liceo scopiazzati perché non ci capivo niente, le aule afose e la paura del debito di fine anno. Ma questo è un altro discorso.
Il trucco sta nel fatto che il nostro punto di vista è distante anni luce dalla loro posizione e così ci sembrano apparentemente insignificanti, incalcolabili, ma in realtà sono dei veri e propri giganti. Dei paesi interi incandescenti.
Ecco. Troppo spesso ci sentiamo inadeguati, incapaci, infinitamente piccoli. Ogni giorno, di fronte alle difficoltà quotidiane, la nostra massa si riduce a quella di un granello di polvere dorata. Così basta un soffio, uno spostamento d'aria, un leggero riscontro per spostarci via, per renderci vulnerabili.
E allora in quei momenti difficili ricordatevi delle stelle. Ricordatevi di cambiare il modo in cui vedete le cose, di spostare il vostro orizzonte, modificarne l'angolazione. Perché è vero: quando cambiamo il modo di guardare le cose, le cose che guardiamo cambiano. Ma sopratutto ricordatevi che non esiste distanza abbastanza grande da oscurarci, perché niente e nessuno deve impedirci di risplendere.”Original Article
Commenti recenti