"L'Italia e l'Europa sono fortunate che Mario Draghi abbia accettato la sfida di aiutare a mettere fine alla crisi economica e sociale dell'Italia, in un momento in cui questa è il Paese dell'Eurozona colpito più duramente dalla pandemia".Lo dice Christine Lagarde, presidente della Bce, a proposito dell'incarico a formare il governo dato al suo predecessore all'Eurotower.
"Ho piena fiducia – dice Lagarde in un'intervista al francese Journal Du Dimanche – che Mario Draghi sarà all'altezza della sfida. Ha tutte le qualità che ci vogliono: ha la competenza, il coraggio e l'umiltà necessarie" per "far ripartire l'economia italiana con l'aiuto dell'Europa".
Mario Draghi, l'italiano che ha salvato l'Europa
Le stime per il 2021
"Restiamo convinti alla Bce che il 2021 sarà un anno di ripresa. La ripresa economica è stata ritardata ma non abbattuta. E' ovviamente attesa con impazienza" – ha spiegato Lagarde – "Anticipiamo un'accelerazione intorno a metà anno anche se le incertezze persistono. Non siamo al riparo di rischi ancora sconosciuti. Dobbiamo essere lucidi: non ritroveremo prima di metà 2022 i nostri livelli di attività economica pre pandemia". Nel 2021 il pil della zona euro stima la Bce "dovrebbe essere intorno al 4%, forse leggermente sotto. Rappresenterebbe comunque già una crescita molto significativa rispetto al crollo del pil del 6,8% registrato nell'area dell'euro nel 2020. Tutto dipenderà dalla politica e dalle campagne di vaccinazioni. Dipenderà anche dalle misure economiche prese dai governi in risposta alle condizioni sanitarie".
"Ci muoviamo verso un'economia diversa"
"Tutti i paesi della zona euro usciranno da questa crisi con livelli di debito elevati ma non c'è dubbio che riusciranno a ripagarlo. I debiti sono gestiti a lungo termine – ha assicurato la presidente della Bce- Gli investimenti in settori decisivi per il futuro genereranno una crescita più forte". "La ripresa creerà posti di lavoro, e quindi federazione. Ci stiamo muovendo verso un'altra economia, più digitale, più verde, più impegnata nei cambiamenti climatici e nel mantenimento della biodiversità", ha detto ancora. Per ora, ritiene che "il 2021 sarà un anno di ripresa. La ripresa economica è stata ritardata, ma non indebolita. È ovviamente attesa con impazienza". Tuttavia, "non siamo immuni da rischi ancora sconosciuti" e "non recupereremo i livelli di attività economica prima della pandemia prima della metà del 2022", ha avvertito Lagarde.
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