MILANO – Pioli affronta la partita col Crotone con un vantaggio dichiarato, nel calendario fittissimo: l'assenza per il Milan di impegni infrasettimanali, una rarità: "E' stata una settimana piena di allenamenti e molto proficua. Ha aiutato tutti i giocatori a trovare la condizione migliore. La regola del calcio è molto semplice: giochi la domenica per come ti sei allenato durante la settimana". Il Crotone è ultimo in classifica: "Si gioca molto e ha meno punti di quelli che meriterebbe. Siamo ancora a metà della salita e le pendenze più dure devono ancora arrivare. Non possiamo accontentarci, dobbiamo alzare il livello tecnico, tattico e di organizzazione in campo. Serve più intensità".
Riscavalcare l'Inter è l'obiettivo scontato di questa giornata di campionato: "Dobbiamo abituarci a questo tipo di pressione: è un privilegio averne. Lo stimolo arriva da noi stessi. Giochiamo in casa, la classifica parziale non ci interessa. La guarderemo domenica sera". Il rendimento casalingo, finora, non è stato all'altezza di quello in trasferta invece straordinario, con 9 vittorie e un pareggio. Anche se con gli stadi vuoti il concetto di partita in casa e in trasferta è relativo, il tema è caldo: "Deve essere uno stimolo a migliorare, per quanto superare il rendimento in trasferta sia quasi impossibile. Qualche rimpianto per i risultati in casa lo abbiamo, penso alle partite con Verona e Parma. Dobbiamo fare di tutto per tornare alla vittoria anche a San Siro".
Ibrahimovic ha eliminato subito già a Bologna, secondo l'allenatore, le ipotetiche scorie della lite con Lukaku in Coppa Italia: "Zlatan è stato molto determinato, molto dentro la nostra manovra offensiva. Abbiamo creato dieci occasioni da gol a Bologna, nel campionato italiano non è facile". Çalhanoglu torna dal Covid, non ancora nelle migliori condizioni: "Le valuterò, per decidere se schierarlo dall'inizio o a partita in corso". Bennacer, invece, non si è allenato: "Ha avuto un principio di bronchite. La sua presenza è tutta da valutare". Per Tonali, che ha quasi sempre giocato durante la lunga assenza del regista algerino, c'è in apparenza il ballottaggio con Meité: di sicuro non ci sono gerarchie fisse: "A questi livelli o mangi o vieni mangiato, come dice Zlatan". E' lo stesso concetto della gara per scudetto e Champions, a giudizio di Pioli collegate l'una all'altra: "La mia unica preoccupazione è mantenere alto il nostro livello, che può e deve ancora migliorare. La classifica dice che tutte e sette le prime possono vincere e arrivare in Champions. Bisogna temerle tutte e sfidarle fino alla fine: solo quattro saranno soddisfatte del loro cammino e noi non vogliamo essere fra le tre deluse".
Serve, dunque, un Milan coraggioso come quello di Bologna con Leao trequartista: a Pioli il riferimento al coraggio, in queste ore associato a un aforisma del presidente del consiglio incaricato Draghi, non dispiace affatto: "Mi piace quello che dice Draghi. A noi il coraggio non è mai mancato. Più giocatori di qualità mettiamo, più possibilità di vincere abbiamo".
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