MILANO – Vaccini fondamentali per puntellare la ripresa. Sostegni a famiglie e imprese indispensabili, ma serve anche permettere la "fisiologica riallocazione delle risorse" dove ci sono lavoro e produzione: leggi stop al blocco generalizzato dei licenziamenti. Con uno sguardo a quel che accade nei palazzi della politica, è il momento della "coesione necessaria per riprendere la via della ripresa". Così il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nel suo discorso al Convegno dell'Assiom Forex.
Il discorso del governatore rimarca come la spesa per i consumi sia "frenata dai timori di contagio e da ragioni economiche precauzionali". Ragione per cui è "importante garantire i presidi sanitari. Il successo della campagna di vaccinazione sarà fondamentale per stabilizzare la ripresa". Ricordando che proprio per la seconda ondata di contagi il Pil del quarto trimestre è tornato a scendere, Visco parla di "una ripresa dell’attività produttiva dalla primavera, se in uno scenario di attenuazione dell’epidemia nei prossimi mesi".
di
Valentina Conte
Sul fronte dell'azione di governo, in attesa che si formi quello di Mario Draghi, Visco sottolinea che "i provvedimenti di sostegno a famiglie e imprese restano indispensabili". Ma, in vista del primo dei dossier che l'ex Bce dovrà affrontare (la fine della cig straordinaria e del blocco dei licenziamenti, ad ora fissati al 31 marzo), Visco aggiunge: "La protezione dei lavoratori e delle aziende sane va conciliata con l’esigenza di non impedire la fisiologica riallocazione delle risorse verso imprese e settori con più opportunità di crescita. Superata l’emergenza, le misure dovranno costituire un ponte verso la realizzazione di riforme e investimenti per ritrovare la via dello sviluppo".
Come si è già visto sui mercati, la fiducia degli investitori verso Draghi è forte e secondo Visco "una ritrovata fiducia nell’economia italiana potrebbe consentire di ridurre ulteriormente lo spread. Con il miglioramento della congiuntura, una politica di riequilibrio graduale dei conti pubblici potrebbe rafforzare tali effetti di fiducia e accelerare ulteriormente la riduzione del rapporto tra debito e prodotto". Alla politica, oltre che al Paese in generale, sembra rivolto l'appello a "trovare la coesione necessaria per riprendere la via dello sviluppo, sfruttando l’opportunità offerta dalla risposta venuta dall’Unione europea e affrontando i problemi strutturali che lo frenano. Al centro le sfide della sostenibilità ambientale e della transizione digitale".
Guardando invece al ruolo dell’Italia, con la Presidenza del G20, Visco dice che "potrà adoperarsi per il riaffermarsi del multilateralismo. Nel filone finanziario del G20 la Presidenza italiana promuoverà analisi e correttivi sull’adeguatezza delle riforme della regolamentazione finanziaria introdotte dopo il 2008 e sulle criticità anche nel campo dell’intermediazione non bancaria. Le difficoltà del presente non devono impedirci di guardare al futuro. Vi sono rischi nel breve periodo. Ma è possibile, coltivando una visione di più lungo termine, fare meglio di quello che suggeriscono le proiezioni tendenziali".
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