Un applauso lungo un minuto, "perché se fosse stato un minuto di silenzio Fabrizio e Valeria si sarebbero incazzati tantissimo". Amici stretti e qualche parente, una cinquantina in totale, per ricordare ancora una volta Valeria Coletta e Fabrizio Marchi la coppia che una settimana fa è morta scivolando in un burrone, sul passo della Presolana davanti alla figlia di 5 anni. Una seconda cerimonia, dopo il funerale alla chiesa di via Copernico, organizzata sabato mattina alle 10 davanti all'Anfiteatro Martesana, nel parco Martiri della Libertà Iracheni Vittime del Terrorismo. "Io e Fabrizio ci siamo conosciuti proprio qui – spiega Flavio, maglia bianca e fisico da atleta – e abbiamo scelto questo posto per ricordarlo perché è il luogo dove Fabrizio si allenava sempre. Avremmo voluto organizzare una corsa, ma non si poteva". Un saluto laico, improvvisato, con un gruppetto di palloncini fatto volare in cielo mentre i presenti si asciugavano gli occhi. Le autorizzazioni chieste a Questura e Comune arrivate in tempo record: gli addetti Amsa, che non erano avvisati, hanno atteso rispettosamente con i mezzi spenti prima di pulire gli spalti come ogni sabato.
di
Ilaria Carra
E' stata l'occasione anche per ricordare quel gesto di solidarietà collettiva – quasi incredibile – scattato nei giorni successivi alla tragedia: tramite una campagna di crowdfunding avviata dagli amici più stretti, gli stessi che ieri erano all'Anfiteatro, sono stati raccolti oltre 340mila euro in meno di una settimana. A spiegarlo a tutti è Filippo, il compagno di Marlene Martinelli che sotto la campagna per la raccolta fondi ci ha messo la firma: "Non ci restituiranno certo Fabrizio e Valeria questi soldi – ha detto – ma è il modo con cui gli amici, i conoscenti e a questo punto tantissima gente in tutta Italia ha fatto sentire la sua vicinanza alla bambina". Sciacalli on-line hanno provato a clonare la campagna creandone tre parallele, sullo stesso sito: ma sia il portale sia una segnalazione alla Polizia Postale hanno bloccato sul nascere venerdì sera.
di
Luca De Vito
I soldi, hanno spiegato gli amici, saranno dati in gestione direttamente alla famiglia che si sta prendendo cura della bambina: ci sono i nonni, c'è il fratello di Fabrizio e la sorella di Valeria. A prendersi cura del passaggio economico sarà l'avvocato Lorenzo Puglisi. Filippo ricorda: "Ci eravamo incontrati qualche giorno prima, la bambina aveva visto dei piattini che avevamo a casa e le erano piaciuti tantissimo. Io e Marlene eravamo andati a comprarli per regalarglieli, non abbiamo neanche fatto in tempo a darli a Valeria". Con la voce rotta dal pianto, anche la maestra di danza della piccola ha fatto la sua promessa: "Per lei le porte della nostra scuola saranno sempre aperte, gratuitamente. Con la speranza che grazie alla danza possa trovare, prima o poi, un po' di serenità".
di
Massimo Pisa
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