Una "scuola di formazione culturale e politica al femminile", cioè riservata alle ragazze dai 13 ai 18 anni, per "fornire alle donne gli strumenti necessari per evitare di essere messe ai margini dagli uomini convinti che la politica sia un campo solo maschile, perché è oggettivo che le donne abbiano mentalità e sensibilità diverse rispetto agli uomini, ma quando arrivano a rivestire ruoli di responsabilità non devono scimmiottare i comportamenti dei loro colleghi né tanto meno ripeterne gli errori". Parola di Michele Palazzo, un consigliere comunale di opposizione di una lista civica di Castellanza, in provincia di Varese, che ha pensato bene di presentare una mozione per chiedere l'istituzione di questa scuola per preparare al meglio le donne che "costituiranno la futura classe dirigente amministrativa".
"Siamo nel 1300?", è la sintesi dei commenti arrivati, visto che la sindaca di Castellanza Mirella Cerini, eletta con una lista civica appoggiata dal centrosinistra, ha voluto condividere su Facebook il testo della mozione, "una proposta offensiva e discriminatoria, che va nella direzione opposta rispetto alla tutela della parità di genere – si indigna la sindaca -: nel 2021 le donne sono perfettamente in grado di prendersi i loro spazi quando lo ritengono opportuno e non hanno bisogno di scuole speciali. Decidono loro se e quando accedere a percorsi di formazione, che siano però aperti a tutti".
Perchè la proposta di Palazzo ha fatto arrabbiare molte e molti proprio perché l'idea di una scuola per donne sembra escludere che anche gli uomini ne abbiano bisogno, e farebbe sorridere – se non facesse appunto arrabbiare – visto che proprio a Castellanza sono donne la sindaca, la vicesindaca, la presidente del consiglio comunale e diverse assessore, e senza alcuna scuola politica frequentata. "Interpretazione scorretta, non serviva aizzare i cittadini sui social ma discuterne in consiglio comunale", si difende adesso il consigliere di "Sognare insieme Castellanza" in veste di paladino della lotta alle discriminazioni.
Non solo donne hanno protestato, dicevamo: "Una persona che propone una scuola politica per sole donne ha come minimo una mentalità arretrata", il commento di uno, e subito dopo un altro aggiunge "una gaffe che odora di maschilismo", ipotizzando che la mozione sia il modo del consigliere comunale "per rispondere in tono polemico alle accuse di essere maschilista e non accettare una figura femminile come sindaca".
Al momento non è dato sapere chi dovrebbero essere i docenti di questa scuola: "Non voglio neppure immaginarlo – conclude Mirella Cerini – Non convocherò consigli comunali per ribadire l'importanza del ruolo femminile in politica e nella società. Tutto questo nel 2021 dovrebbe essere assodato".
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