Dopo ventuno anni dal concorso regionale per i Beni culturali stipuleranno l'aspirato contratto di lavoro il prossimo 31 marzo. Erano in 34, e nel 2000 parteciparono e vinsero il concorso per un posto nel sistema archeologico e museale regionale in Sicilia.
Per fare valere le loro ragioni hanno dovuto affrontare battaglie giudiziarie differenti, ma dopo due decenni con esito comune: "La Regione Siciliana deve provvedere alle assunzioni", è scritto nella delibera del 29 gennaio scorso.
Per l'assunzione delle maestranze la Giunta regionale guidata da Nello Musumeci ha dovuto prendere atto delle decisioni dei ricorsi ed ora, che è stato approvato il piano triennale dei fabbisogni del personale fino al 2022, i 34 – che avevano partecipato al bando per ingegnere, architetto e restauratore – saranno assunti. Nella delibera la giunta evidenzia che c'e' stato "un tormentato iter giudiziario" con sentenze passate in giudicato per l'assunzione.
Ecco i settori in cui verranno assunti: in 14 assunti andranno al dipartimento dei beni culturali, 5 all'Ufficio speciale per la progettazione, 5 per il dipartimento delle finanze e del credito, 8 al dipartimento dell'ambiente e 2 al dipartimento Istruzione università e diritto allo studio. Il primo giorno di lavoro per i 34 sara' l'1 aprile, e non sarà di certo lo scherzo del "pesce d'aprile".
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