Dopo un anno di indagini, una quarantina di studentesse ascoltate in Procura e decine di chat esaminate dagli investigatori, si chiude con due docenti indagati l'inchiesta sulle presunte molestie sessuali che ha scosso profondamente l'Accademia di Belle Arti di Napoli. La pm Cristina Curatoli, titolare delle indagini con il procuratore aggiunto Raffaello Falcone, ha dunque tirato le somme di un'istruttoria complessa e condotta, soprattutto nella prima fase, sotto una forte pressione mediatica. Adesso, dopo mesi di indiscrezioni, ci sono i primi punti fermi.
Il filone principale, avviato dopo la denuncia di un'allieva contro il professore e regista di successo Stefano Incerti, che sull'onda delle polemiche decise di dimettersi dall'insegnamento, è stato archiviato dal giudice su richiesta del pubblico ministero. Le accuse della ragazza sono risultate infondate, al punto che gli inquirenti avevano anche inizialmente configurato nei confronti della studentessa un'ipotesi di calunnia per la quale però si prospetta l'archiviazione. Dall'esame del materiale investigativo e delle testimonianze raccolte in questi dodici mesi di accertamenti sono emersi invece due singoli episodi di presunti abusi sessuali per i quali la pm Curatoli è intenzionata a chiedere il rinvio a giudizio. Uno riguarda proprio Incerti e risale al gennaio 2015. Il docente avrebbe molestato con palpeggiamenti una studentessa, avvicinandola in due distinti momenti mentre era nell'aula dell'istituto: la prima volta mentre era in procinto di uscire, la seconda dopo aver spento le luci approfittando di essere rimasti soli.
L'altra vicenda sarebbe avvenuta nel 2017 e coinvolge il professor Salvatore Crimaldi, che avrebbe palpeggiato una studentesse mentre stava realizzando un disegno durante l'ora di Arte.
Ai due indagati è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini.
La difesa ha venti giorni di tempo per chiedere interrogatori, depositare memorie o proporre supplementi d'indagine. Poi la parola tornerà alla Procura che dovrà decidere se chiedere il processo o l'archiviazione. È tuttora al vaglio dei magistrati la posizione di un terzo docente, per il quale gli accertamenti proseguono.
Le indagini e soprattutto le dichiarazioni delle allieve sentite come testi hanno delineato un contesto dove non di rado le studentesse venivano fatte oggetto di avances e tentativi di approccio. In nessun caso però sono emersi elementi per sostenere l'accusa di ricatti o pressioni a scopo sessuale collegati al superamento degli esami, come pure si era astrattamente ipotizzato nella prima fase dell'inchiesta. Sul tavolo per il momento ci sono solo i due capi d'imputazione sui quali adesso si annuncia battaglia fra accusa e difesa.
" L'anno scorso ho subito un attacco personale senza precedenti attraverso i social e la televisione " , afferma Incerti, che è assistito dagli avvocati Maurizio Sica e Lucilla Longone. E aggiunge: " Sono stato additato come il mostro dell'Accademia. Il forte stress psicologico mi ha addirittura costretto a dimettermi ingiustamente. Oggi – sottolinea – si è finalmente scritta la verità: tutte quelle accuse di molestie verso mie studentesse e favori sessuali in cambio di esami, artatamente proposte e riproposte dai media, erano assolutamente infondate, così come si è rivelata falsa quella più grave e pesante di violenza sessuale. Quest'accusa pesantissima – dice ancora Incerti – più volte richiamata per screditare il mio lavoro, è stata definitivamente archiviata grazie al lavoro dei miei difensori e della magistratura. Adesso che le indagini sono finalmente concluse e ho provato che di quelle tante accuse nessuna era vera, subito dimostrerò l'infondatezza di quest'ultimo episodio, riprendendomi finalmente la mia dignità di uomo, professore e regista " , conclude.
L'avvocato Gaetano Inserra, che assiste il professor Crimaldi, argomenta: "Questo avviso di conclusione delle indagini rappresenta un fulmine a ciel sereno. Chiederemo immediatamente copia degli atti per esaminare la contestazione. Siamo pronti a difenderci in tutte le sedi per dimostrare l'estraneità del professor Crimaldi a questa accusa".