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Il primo weekend giallo, dai ristoranti ai megastore: ecco cosa si può fare

Arriva il primo weekend del 2021 in cui quasi tutta l'Italia è in giallo. Il monitoraggio della settimana scorsa infatti ha riportato in giallo 15 regioni e una provincia autonoma, sono rimaste arancioni Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la provincia autonoma di Bolzano che da lunedì ha deciso di blindarsi ancora di più. Tuttavia le nuove regole sono entrate in vigore lunedì 1° febbraio, con grande scorno dei ristoratori che speravano di festeggiare un primo weekend aperto e invece hanno dovuto ancora aspettare. Questo è dunque il primo weekend di semilibertà per tre quarti degli italiani. Ecco cosa si può fare (a eccezione delle regioni arancioni, dove anche bar e ristoranti sono comunque chiusi).

Spostamenti

Ci si può spostare tra le 5 e le ore 22, all'interno della propria Regione o Provincia autonoma, nel rispetto delle specifiche restrizioni introdotte per gli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altre Regioni o Province autonome sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Resta in vigore anche il cosiddetto "coprifuoco": dalle 22 alle 5 ci si può spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Infatti stando all'ultimo Dpcm gli spostamenti tra Regioni restano vietati fino al 15 febbraio, lunedì: una decisione successiva dovrà essere presa dal governo: stante la crisi, il divieto dalla prossima settimana potrebbe non essere prorogato.

Visite a parenti o amici

È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione o Provincia autonoma, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

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Bar e ristorazione

È possibile consumare cibi e bevande all'interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione, dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questa fascia oraria agli esecenti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.

Attività commerciali al dettaglio e centri commerciali

Nelle giornate festive e prefestive (quindi sabato e domenica) restano comunque chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Vanno comunque rispettate le norme sul distanziamento, sugli ingressi scaglionati e sulla sosta nei locali solo per il tempo necessario all'acquisto dei beni.

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Cultura

Niente mostre e musei in questo weekend: in zona gialla il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura è assicurato solo dal lunedì al venerdì, con modalità di fruizione contingentata e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.

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Attività motoria o sportiva

È possibile praticare l'attività venatoria. rimanendo sempre all'interno della propria Regione o Provincia autonoma. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento. Resta interdetto anche lo sci, per il quale il via libera arriverà la prossima settimana, sempre con il dubbio della possibilità di spostarsi tra regioni.

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