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Lega Serie A, Dal Pino: “Il rinvio sui Fondi non è una frenata, serve un accordo molto ampio”

MILANO. Dopo l'assemblea della Lega di Serie A, che ha rinviato la decisione sulla costituzione della media company, il presidente Paolo Dal Pino ha risposto alle domande dei cronisti.

Com'è andata l'assemblea?
"Abbiamo anticipato la nomina del consigliere indipendente della Lega. In prima votazione ha preso più preferenze Fulvio Conti, con 10 schede a favore, rispetto a Gaetano Blandini, che ha raccolto 7voti. Ci sono state poi due schede bianche e una nulla. Nessuno dei candidati ha raggiunto il numero minimo, la votazione andrà ripetuta. Come sindaci effettivi abbiamo confermato Tardini e Calabretta".

Com'è andata la votazione sulla distribuzione dei fondi e sul term sheet della nuova media company?
"Ho invitato la Serie A a ragionare insieme. Da tempo abbiamo intrapreso il percorso della media company, per arrivare a fare un nostro canale e per avere stabilità e una migliore governance. Oggi la votazione sul term sheet era molto importante, anche più della distribuzione dei fondi fra club".

Quali sono i punti su cui i club non hanno trovato accordo, al punto da decidere di rinviare la votazione?
"C'è stato molto dibattito, ma sempre puntuale e civile. Non intendo però indicare le questioni su cui più si è discusso".

La clausola Superlega è stato uno degli argomenti divisivi?

"No, non ne abbiamo mai parlato oggi".

Sui criteri di distribuzione del miliardo e 700 milioni garantiti dai fondi ai club, avete trovato quantomeno un accordo di massima?
"No, nemmeno di questo abbiamo parlato".

Già domani dovrete trattare con i broadcaster le condizioni per l'assegnazione dei diritti tv per il triennio 2021/2024. Il fatto che si arrivi a questo punto senza avere anche votato la media company, è una sconfitta per il progetto di partnership con i fondi?
"No. Serve calma e bisogna essere freddi nei giudizi. Quella sui fondi è una decisione profonda. È abbastanza normale che su temi simili, anche all'interno della Lega, sia difficile trovare consenso. Serve un ampio accordo, la quasi unanimità. Non bisogna forzare. Bisogna seguire i tempi e le modalità corrette perché ciò avvenga".

Chiederete ai fondi di venirvi incontro?
"Gli accordi sono sempre fatti da compromessi".

Si può ipotizzare una road map per arrivare poi alla media company?
"Dopo term sheet e distribuzione dei fondi fra i club, in un mese si può arrivare all'accordo commerciale".

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