Larve di mosca italiane per sostituire il mangime straniero dei polli d'allevamento. Gli insetti possono essere uno dei cibi del futuro per gli uomini, ma già ora lo sono per gli animali, secondo i ricercatori dell'Università di Torino che hanno vinto il bando internazionale congiunto Era-Net SusFood2 e Core Organic, destinato a programmi di ricerca che avevano come focus principali i sistemi alimentari ecosostenibili.
Il progetto si chiama PoulTryNsect, è coordinato dall’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in partnership con ricercatori e docenti dei dipartimenti di Scienze Veterinarie e di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari di Torino, e punta a sostituire la soia straniera con larve vive di mosca soldato nera (Hermetia illucens) nell’alimentazione di polli da carne in allevamento biologico. La sperimentazione si farà a Carmagnola, nel Torinese, e prevede di usare le larve a parziale sostituzione "della proteina apportata da fonti proteiche convenzionali come la farina di soia, legume per lo più importato dal continente americano" .
“Il progetto consente di promuovere l’utilizzo degli insetti nell’alimentazione del pollame al fine di migliorare il benessere animale, attraverso l’espletarsi del comportamento naturale dei polli di nutrirsi di insetti, e la salute animale, poiché gli insetti posseggono interessanti proprietà nutraceutiche capaci di migliorare la salute intestinale, nonché la sostenibilità ambientale dei mangimi” spiega dichiara Achille Schiavone, docente di nutrizione e alimentazione animale del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino
Il progetto, sviluppato in collaborazione con scienziati aventi competenze in agronomia, nutrizione avicola, entomologia, scienze alimentarie veterinarie affiliati ad istituzioni di enti di ricerca e università di 4 nazioni europee (Belgio, Germania, Italia e Norvegia), ha lo scopo di valutare l’effetto di ingredienti innovativi (larve d’insetto vive) per polli biologici a lento accrescimento al fine di consentire una produzione di carne sostenibile, migliorare il benessere animale ed incontrare la potenziale richiesta dei consumatori di prodotti più salutari, gustosi e naturali.
Le larve degli insetti saranno allevate su substrati biologici di scarto, consentendo la valorizzazione dei materiali di scarto prodotti in eccesso da industrie alimentari. Durante lo svolgimento del progetto saranno condotte sia analisi di Life Cycle Assessment e di Life Cycle Cost per definire gli effetti economici di queste produzioni innovative, sia ricerche strategiche focalizzate sulle scienze sensoriali volte a definire le abitudini alimentari, le aspettative e le preferenze dei consumatori. L’efficacia delle larve d’insetto vive saranno infine valutate per il loro potenziale nel migliorare le performance di crescita, il benessere animale, il microbiota intestinale ed il sistema immunitario di polli biologici a lento accrescimento.
Il team dell’Università di Torino, coordinato da Schiavone, vede anche la partecipazione della professoressa Laura Gasco e delle ricercatrici Ilaria Biasato e Manuela Renna. Il gruppo di ricerca, che da anni si occupa dell’allevamento degli insetti e dell’utilizzo delle farine di insetti per l’alimentazione di diverse specie di interesse zootecnico, avrà il compito di svolgere, presso il Centro Sperimentale Tetto Frati di Carmagnola, prove di alimentazione per determinare il livello ottimale di inclusione di larve vive per la produzione di pollo biologico. Il team intende valutare gli effetti delle larve sulle performance di crescita degli animali, il loro benessere e il loro stato di salute.
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