Secondo il parlamentare dei 5 Stelle Sergio Battelli il Movimento deve considerare l'interesse nazionale. "Viene prima di quelli di partito", dice.
Intanto Conte si è espresso in maniera chiara, cosa ne pensa?
"Si è preso una bella responsabilità nel dire che bisogna andare avanti e che farà parte del progetto. Il suo ragionamento è di non far saltare il progetto con Pd e LeU e di far partire un esecutivo politico. Se lui dice questo mi fa capire che ha parlato con Draghi ed è qualcosa che ha condiviso con lui. I ruoli istituzionali si stanno compattando".
Lei in assemblea ieri è stato aperturista con i suoi colleghi.
"Sono pragmatico e realista, ci sono fasi in cui c’è l’interesse nazionale prima di tutto, che non è quello dei 5 Stelle o degli altri partiti. Il Paese ha bisogni enormi, va affrontato un piano da dopoguerra e serve la politica per poter mettere dei punti fermi. Draghi è persona di altissimo profilo, ha una grande autorevolezza e quindi ora occorre costruire attorno a lui un progetto per uscire dalla crisi".
governo
di
Annalisa Cuzzocrea
Quali sono questi punti fermi?
"Noi abbiamo preso il 33 per cento e quindi le nostre istanze devono essere garantite: reddito di cittadinanza, che va migliorato. E poi l’ambiente, che va in linea con il Next Generation Eu. Stiamo affrontando un momento storico, ci giochiamo tutto".
Il Movimento sarà compatto nel sostenere Draghi?
"Noi saremo convocati domani e lì avremo un quadro chiaro della situazione. Dopo la fase di consultazione faremo un’assemblea fiume, di nuovo, e vedremo. L’apertura di Conte è importante, sicuramente non abbiamo posizioni vicine tra tutti ma come sul Mes: dopo 60 ore di riunione si è trovato un punto di caduta. Insomma mettiamo da parte le antipatie o le paure di un nome. Mattarella ha dato un percorso, le elezioni hanno delle problematiche e noi dobbiamo essere bravi a costruire qualcosa intorno alla politica. Questa non è la fase di austerità, rendiamoci conto che dobbiamo spendere, non c’è la macelleria sociale dietro l'angolo. Ora ci serve un governo credibile anche perché se oggi possiamo spendere i soldi del Recovery è grazie ad un lavoro unico fatto nei mesi scorsi".
Ma anche la destra dovrebbe essere della partita?
"Faranno le loro scelte, nell’operazione Responsabili cercammo la qualunque ed ero un po’ scettico. Il percorso stavolta lo ha deciso Mattarella, non pensiamo agli screzi politici, mostriamo responsabilità tutti. Dopodiché non diciamo sì a scatola chiusa, noi però andremo a carte scoperte".
Il M5s dovrebbe votare su Rousseau il sostegno a Draghi?
"Questo dovrà definirlo il capo politico".
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