MILANO – "La pandemia continua a porre seri rischi per la salute pubblica e per le economie dell'area dell'euro e del resto del mondo. Il nuovo aumento dei contagi da coronavirus e le rigide misure di contenimento imposte per un prolungato periodo di tempo in molti paesi dell'area stanno minando l'attività economica".E' quanto evidenzia la Bce nel suo bollettino, pur sottolineando che "l'inizio delle campagne di vaccinazione nell'area dell'euro rappresenta un traguardo importante nel processo di risoluzione della crisi sanitaria".
Dopo "il brusco e profondo calo" del prodotto dell'area dell'euro nel primo semestre del 2020, la crescita economica ha evidenziato un forte recupero nel terzo trimestre, ma "potrebbe tornare in territorio negativo nel quarto", aggiunge ancora l'Eurotower spiegando che nel settore dei servizi "l'attività si è fortemente ridotta" mentre in quello manifatturiero continua a mostrare "una buona tenuta".
Nell'Eurozona – mette ancora in guardia la Bce – "l'incertezza permane su livelli elevati, anche riguardo all'evoluzione della pandemia e alla velocità delle campagne di vaccinazione". La Banca Centrale spiega quindi che i rischi per le prospettive mondiali "restano orientati al ribasso, trainati dal riacutizzarsi della pandemia di Covid". Per cui "il Consiglio direttivo resta pronto ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione".
"Gli investimenti aggiuntivi" nell'ambito Next Generation Ue "svolgeranno un ruolo di primo piano nel sostenere la ripresa, una volta terminata la pandemia", scrive poi la Bce, spiegando che "tale strumento produrrebbe un'espansione di bilancio incentrata sul debito pari, in media, a circa l'1 per cento del Pil nell'area dell'euro, nel periodo 2021-2024". E "la maggior parte degli interventi" finanziati dal Ngeu "dovrebbe essere destinata agli investimenti e alle riforme strutturali volte a favorire la crescita", sottolinea la Bce.
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