Annamaria Franzoni è comparsa stamane in tribunale ad Aosta come parte civile un un processo per violazione di domicilio in cui sono imputati una giornalista e un telecineoperatore. A 18 anni dal delitto di Cogne la donna è quindi tornata nello stesso palazzo di giustizia dove era stata sentita nell'ambito delle indagini sull'omicidio del figlio Samuele, per il quale è stata condannata in via definitiva. Accompagnata dal suo legale, è uscita dal tribunale coprendosi il volto col cappuccio della giacca, senza dichiarare nulla. "Non abbiamo nulla da dichiarare", ha detto il suo avvocato.
Franzoni ha denunciato in aula la presenza di un "turismo macabro" nella villa di Cogne, teatro dell'omicidio del piccolo Samuele, con atti vandalici, nel corso del tempo, da parte di persone entrate nelle pertinenze per sottrarre oggetti da conservare per ricordo, tra cui persino un termometro. In tribunale la donna ha detto di temere che l'ingresso della troupe televisiva possa incentivare atti emulativi da parte di altre persone.
Per questo, ha spiegato, la sua denuncia è volta a scoraggiare iniziative simili. Pur essendo la villa sottoposta a pignoramento, ha sottolineato la donna, lei ne è custode, quindi ha dovere di vigilanza su quel bene e deve risponderne in caso di danneggiamenti. Franzoni, parte civile insieme al marito, si è detta inoltre "seccata" che a distanza di anni si parli ancora della sua storia.
La vicenda per cui oggi Franzoni è tornbata in tribunale nasce da un servizio televisivo del dicembre 2019. All'epoca la villa di Cogne era tornata alla ribalta perché l'avvocato Carlo Taormina, ex legale di Annamaria Franzoni, ne aveva chiesto il pignoramento. Il processo davanti al giudice monocratico del tribunale di Aosta Maurizio D'Abrusco e al vice procuratore onorario Cinzia Virota si è svolto a porte chiuse.
Costituitasi parte civile insieme al marito, Stefano Lorenzi, oggi non presente, Franzoni ha detto in aula di essere stata avvisata da parenti a amici di quel servizio. Cercando la puntata della trasmissione sul web, ha notato che la troupe era entrata nelle pertinenze dello chalet, in particolare nel cortile e sul balcone. Aveva quindi deciso di sporgere denuncia. L'udienza è stata rinviata per l'esame dei due imputati: nel frattempo non è da escludere un eventuale accordo tra le parti che potrebbe portare alla remissione della querela.
Intanto il primo tentativo di vendita della villa si terrà il prossimo 19 febbraio in tribunale ad Aosta (offerta minima 626mila e 475 euro). In base a una sentenza civile passata in giudicato a Bologna, Annamaria Franzoni deve al suo ex legale oltre 275mila euro per il mancato pagamento degli onorari difensivi, divenuti circa 450mila nell'atto di pignoramento.
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…