ROMA – Doveva giocare gli Australian Open, uno dei tornei del circuito del Grande Slam. E invece Andy Murray, ex numero 1 del tennis mondiale, l’8 febbraio non sarà a Melbourne ma a Biella. Per un challenger Atp 80. Lo scozzese, che già aveva annunciato la sua partecipazione al challenger Atp 125 (132.280 dollari di montepremi) in programma nella città piemontese dal 15 al 21 febbraio, raddoppia: dovrebbe essere impegnato a Biella già dalla settimana precedente, e ai piedi delle Alpi c’è grande fermento per il suo arrivo.
Tennis: Andy Murray positivo al Covid, niente Australian Open
Montepremi mille volte più basso…
L’Atp 80 Biella 1 ha un montepremi di 44.820 dollari: più di mille volte inferiore rispetto all’Australian Open (50.5 milioni di euro), a cui Murray non ha potuto partecipare perché non ha ottenuto una wild card in seguito alla positività al Covid-19 dello scorso 14 gennaio. Impossibile trovare una soluzione, con gli stringenti protocolli stilati per il primo grande torneo del 2021. E che hanno causato un mare di polemiche nel circuito. Di certo, l’Australian Open è lo Slam che meno porta fortuna al 32enne tennista scozzese: in carriera, è arrivato cinque volte in finale nella terra dei canguri, senza mai riuscire a vincere.
Murray, stavolta il ritiro è davvero vicino: e sarà definitivo
di
Paolo Rossi
Niente wild card, Murray partirà dalle qualificazioni
Murray, che oggi è al 124° posto nel ranking mondiale, ha quindi optato per la soluzione italiana. Ma, beffa delle beffe, la sua iscrizione al challenger Atp 80 è arrivata tardi: le wild card erano già state tutte assegnate e quindi Andy, oro alle Olimpiadi 2012 e 2016 e due volte vincitore a Wimbledon, dovrà partire dalle qualificazioni. Era dall’agosto 2019 che Murray non partecipava a un challenger: ai tempi, però, stava cercando di ritrovarsi dopo i gravi problemi all’anca che avevano fatto temere addirittura per un suo ritiro.
A Biella una bolla su misura per lui
Per accogliere in sicurezza uno dei Fab Four del tennis degli anni Duemila, a Biella hanno deciso di seguire il modello dei tornei dello Slam: Murray si allenerà nei campi privati dell’albergo in cui alloggerà e vivrà due settimane in una bolla costruita a sua misura. L’obiettivo, nemmeno a dirlo per chi, ranking alla mano, dal 7 novembre 2016 al 21 agosto 2017 è stato il tennista migliore del mondo, è vincere i due challenger piemontesi. Non per i soldi in palio, certamente: ma per dimostrare a tutti che, dopo un 2020 in cui si è tolto la soddisfazione di battere Alexander Zverev a Cincinnati, il 2021 può essere l’anno del rilancio di Andy Murray. Partendo da Biella.
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