Vaccinare il più ampio numero di persone nel minor tempo possibile è la necessità del momento. Così da arrestare la corsa del Covid 19 ed evitare che anche in Italia possa scatenarsi una terza ondata del virus simile a quella già sperimentata in paesi come la Gran Bretagna. Motivo per cui è stato messo in atto uno sforzo congiunto da più parti per velocizzare la campagna vaccinale che, a meno di ulteriori ritardi e tagli nelle consegne (come quelli già annunciati da Pfizer e AstraZeneca), dovrebbe consentire di immunizzare entro marzo due milioni di operatori sanitari e ospiti delle Rsa e di far partire le vaccinazioni anche per 4,4 milioni di over 80 e 400 mila persone con patologie gravi. Una buona notizia su questo fronte arriva da Poste Italiane che sta proseguendo nel proprio impegno a sostegno della lotta al coronavirus.
Dopo essersi occupato nei giorni scorsi della consegna di una prima tranche di vaccini, il gruppo è infatti sceso nuovamente in campo, attraverso il proprio corriere espresso Sda, per la distribuzione di 66 mila dosi dell'azienda farmaceutica Moderna. A trasportarle in queste ore presso le regioni dall’aeroporto militare di Pratica di Mare, nei dintorni di Roma, sono speciali furgoni dotati di celle refrigerate. Il vaccino Moderna ha infatti la necessità di essere trasportato a una temperatura inferiore ai 20 gradi, rispettando le regole della cosiddetta “catena del freddo”. Per questo vengono utilizzati contenitori isotermici, con masse raffrescanti che garantiscono il mantenimento della temperatura più adatta. “Abbiamo lavorato tantissimo con l’esercito italiano per strutturare il sito di Pratica di Mare come un centro logistico moderno”, spiega Matteo Del Fante, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane. “I vaccini”, aggiunge, “vengono tracciati dai sistemi informatici aziendali che ne seguono il percorso dall’atterraggio dei voli fino alla distribuzione nelle Asl di tutta Italia”.
Le iniziative messe in atto per favorire la campagna vaccinale non si fermano qui. Il gruppo ha infatti realizzato una piattaforma informatica nazionale che consente alle regioni collegate ai sistemi di Poste Italiane di gestire la tracciatura e la somministrazione dei vaccini contro il Covid 19. Lo strumento è in grado di supportare l’attività dei centri vaccinali attraverso una “dashboard”, ovvero un sistema di visualizzazione e di monitoraggio dei dati, e un help desk dedicato agli operatori dei centri, offrendo assistenza anche nelle attività di stoccaggio e distribuzione di questi farmaci. Lo strumento è già attivo in quattro regioni (Sicilia, Marche, Calabria e Abruzzo) dove “oltre 100 mila italiani hanno già completato il percorso di vaccinazione”, osserva Del Fante. Che annuncia come “in queste regioni la vaccinazione, quando sarà aperta a tutti coloro che ne faranno richiesta dopo la prima fase dedicata alle categorie protette, potrà essere prenotata online, tramite call center, direttamente all’Atm Postamat inserendo la propria tessera sanitaria, o attraverso i palmari in dotazione ai portalettere”, conclude.
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