AGI – Hanno sconfitto il Coronavirus, ma continuano a convivere con sintomi debilitanti. Ora chiedono che la patologia 'lungo Covid' sia riconosciuta. Con una pec inviata il 29 gennaio, la fondatrice del gruppo Facebook 'Noi che il Covid lo abbiamo sconfitto' Morena Colombi, ha chiesto Pierpaolo Sileri – viceministro della Salute del governo dimissionario, ma che può ancora occuparsi degli atti indifferibili e urgenti – di mettere in campo una serie di misure per supportare chi sta ancora male, dopo mesi dall'infezione. Colombi rileva anche che “sarebbe utile un incontro per approfondire la gravità e l'urgenza del tema”.
Le esperienze degli iscritti al gruppo, circa 14mila italiani, non mancano. “Purtroppo la nostra condizione al momento non sembra essere riconosciuta, sia a livello sanitario che a tutela del lavoratore”, spiega Colombi. Nel gruppo, creato a maggio 2020, si contano diverse centinaia di esperienze raccontate da chi continua “a convivere con i sintomi debilitanti del virus, mesi dopo la prima infezione”.
La fondatrice e amministratrice ha spiegato all'AGI che, l'idea di creare un gruppo social, nasce proprio dal fatto che dopo la propria negativizzazione molti continuano a non stare bene. Ora, nella piazza virtuale, 14 mila italiani hanno scoperto di non essere soli. "È passato quasi un anno dal 23 febbraio 2020, quando sono stata testata per il Covid, risultando positiva”, racconta. "A luglio sono stata richiamata dall'ospedale per il follow up, e sottoposta a una serie di esami in quanto ex ospedalizzata, ma questo questo non è garantito per chi non è stato ricoverato. Ora, chiediamo che ci siano percorsi post-Covid in ogni Regione siano per tutti, anche per chi non è stato ospedalizzato”.
Come ha scritto nel documento inviato a Sileri, oltre al riconoscimento della "esenzione per patologia 'lungo covid'", si ritiene necessario "impegnare risorse per uno studio rapido e completo di questa condizione e fornire con urgenza il sostegno necessario". Non meno importante, l'istituzione di “un gruppo di lavoro per affrontare le esigenze delle persone che vivono con un 'lungo covid', tra cui lo sviluppo di nuove linee guida per i datori di lavoro e i medici di base. È inoltre fondamentale che il Governo inizi a raccogliere e pubblicare dati regolari sul numero di persone che vivono con 'covid lungo'”.
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