Un simulatore di guida di ultima generazione per la ricerca universitaria e a disposizione delle aziende. Un abitacolo mobile come quello di un'auto, con un grande schermo panoramico davanti, per sperimentare nuove tecnologie per la guida assistita o autonoma, per fare prove di sicurezza, per testare componenti prima ancora di creare un prototipo. È stato installato nella sede del Politecnico alla Bovisa quello che l'ateneo milanese definisce "il modello più innovativo di simulatore di guida oggi esistente sul mercato. Un'acquisizione fondamentale per la ricerca scientifica in ambito automotive, uno strumento unico per lo sviluppo della mobilità sostenibile".
Si chiama Dim400 ed è costato cinque milioni di euro, di cui due finanziati dalla Regione. Nell'abitacolo ci si può sedere e allacciare le cinture di sicurezza esattamente come su un'automobile vera e propria. Il grande schermo davanti serve a mostrare la scena che si vedrebbe in un ambiente reale e chi guida sente suoni e vibrazioni come se fosse davvero su strada: grazie ai movimenti e ai sistemi attivi integrati chi entra qui dentro "è sottoposto esattamente alle stesse forze a cui sarebbe sottoposto nella realtà e la percezione della guida è quella di un veicolo reale", spiega Gianpiero Mastinu, docente di Ingegneria dei veicoli da strada. Questo in base alle accelerazioni e alla velocità voluta per seguire percorso, impostato dai ricercatori al lavoro nella cabina di regia. È il sistema di cavi (sviluppato in Lombardia) grazie ai quali si muove l'abitacolo l'aspetto più innovativo, perché "consente di avere un movimento molto più esteso, esponendo il guidatore ad accelerazioni più alte e per un tempo maggiore". Nel mondo esistono due simulatori simili a questo di Milano, uno negli Usa e un altro in Giappone, precisa il docente,"ma il nostro è più piccolo per dimensioni, e ciò gli consente di rispondere più velocemente ai comandi del pilota".
Potrà essere usato anche dalle aziende per testare innovazioni prima di averle realizzate. Per sperimentare e perfezionare i sistemi di guida assistita o autonoma. Ma anche, oltre che per la didattica universitaria, per fare studi sulla sicurezza alla guida e "sull'interazione tra utenti deboli, veicoli e infrastrutture. Una funzionalità questa – prosegue l'ateneo – particolarmente importante in un'ottica di mobilità sostenibile e intelligente, per costruire un sistema dei trasporti capace di ridurre congestioni stradali, inquinamento e pericoli".
"Le infrastrutture sperimentali e i laboratori d'avanguardia sono elementi essenziali per la ricerca internazionale e lo sviluppo con le imprese – è il commento del rettore, Ferruccio Resta – Attraverso questa installazione, il Politecnico di Milano si confronta con alcune delle maggiori realtà a livello internazionale, contribuendo a rendere l'area di Bovisa un ecosistema dell'innovazione in chiave europea. Questa è la dimensione alla quale punta l'Ateneo per affrontare le grandi sfide dei prossimi anni, prima fra tutte quella della mobilità". E Fabrizio Sala, assessore a Ricerca, Innovazione e Università in Regione, conclude: "Con questo Accordo vogliamo mettere ricerca e innovazione al servizio della mobilità sostenibile e supportare concretamente la filiera lombarda dell'automotive".Original Article
Non è "solo" un mal di testa. Emicrania: regole, sintomi e prevenzione di uno dei…
Infezioni in gravidanza, ogni anno un neonato su 150 colpito da citomegalovirus, circa 300 nascono…
Morbillo, quasi raddoppiati i casi in un mese: cosa sta succedendo e cosa fare Corriere…
Sonno e intestino: così il microbiota intestinale influenza il riposo (e viceversa). Come intervenire Corriere…
DELFINATO, È IL TADEJ POGAČAR SHOW. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO TuttobiciwebVisualizza la copertura…
LIVE Judo, Mondiali 2025 in DIRETTA: ASSUNTA SCUTTO, ORO DA DOMINATRICE! OA SportMondiali Judo: Assunta…