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No, non siamo obbligati a passare dall’Adsl a fibra (come ci chiede l’operatore)

Molti utenti, di tutti gli operatori fissi, stanno ricevendo comunicazioni di questo tipo. Sono utenti Adsl che vivono in zone dov’è arrivata la connessione “fibra” (solitamente in realtà è Vdsl2, fibra fino all’armadio). L’operatore ha convenienza a portarli a fibra, per abbattere i costi di gestione della rete, aumentarne l’efficienza.

La velocità all’utente sale di parecchio e migliora anche la stabilità e l’affidabilità della linea.

La stragrande maggioranza degli utenti dovrebbe accettare quest’offerta degli operatori, soprattutto in un periodo in cui la qualità della connessione è molto importante, per smart working e didattica a distanza.

Questo passaggio inoltre viene proposto quasi sempre gratis. Il solo balzello ricorrente è quello del modem, che Wind 3 non fa pagare finché l’utente lascia attivo il contratto (per 48 mesi).

Ci sono alcuni utenti però che vorrebbero restare con l’Adsl, magari perché a loro l’operatore applica un costo di adeguamento (una tantum o persino un rincaro del canone).

È bene sapere che non siamo mai obbligati ad accettare il passaggio. Se l’operatore lo impone, con 30 giorni di preavviso, come una modifica unilaterale di contratto abbiamo diritto a chiedere la disdetta gratuita del contratto, rifiutando la modifica, passando contestualmente a un altro operatore. Magari a uno in fibra che ha un prezzo inferiore. Un rincaro del canone, in questo caso, è comunque probabile dato che le connessioni Adsl erano arrivati a prezzi di 5-10 euro inferiori rispetto alle Vdsl2/fibra.

Di conseguenza, se l’operatore ci fa passare alla nuova connessione gratis, cogliamo l’occasione. Potrebbe non ripetersi. Anche perché nel giro di uno-due anni gli operatori abbandoneranno le linee telefoniche tradizionali, man mano che la copertura banda ultra larga diventerà totale.

Infine, il “rinnovo su base mensile” significa semplicemente che ogni mese viene addebitato in automatico lo stesso canone previsto dal contratto. Il dubbio del lettore dovrebbe suggerire agli operatori l’opportunità di usare un linguaggio più trasparente, meno burocratico, nelle proprie comunicazioni (Wind 3 di solito lo fa, ma il vizio del burocratese o del linguaggio del marketing è così radicato nel settore che è facile ricascarci).

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