Sono passate poco più di due settimane dal ko della Juventus a San Siro con l'Inter ma alla vigilia dell'andata della semifinale di Coppa Italia lo scenario è completamente diverso. Dopo la sconfitta in campionato la squadra di Pirlo ha cambiato marcia, vincendo la Supercoppa contro il Napoli e infilando tre vittorie, mentre domani i nerazzurri dovranno fare a meno di Lukaku e Hakimi, quest'ultimo chiave tattica del match di Milano. La rivincita andrà in scena in due atti e varrà la finale, ma le ripercussioni incideranno sui rapporti di forza: "Quella sconfitta ha insegnato tanto – spiega l'allenatore ai microfoni di Juventus Tv -. Quando non siamo sul pezzo non siamo noi. Da lì siamo ripartiti facendo grandi prestazioni, abbiamo avuto la fortuna di incontrare subito dopo il Napoli in una finale che ci ha immediatamente rialzato l'attenzione". Un buon momento che non deve far abbassare la guardia ai bianconeri, la stagione è ancora lunga e le partite da giocare sono ancora tante. Iniziando dalla sfida di San Siro: "Voglio vedere una squadra consapevole della propria forza. Giochiamo il primo round, da gestire bene, non sarà decisiva".
Il piano tattico
In campionato furono le mezz'ali nerazzurre, Barella e Vidal, a decidere la partita con le loro giocate, generate anche dal tentativo di arginare le scorribande sulla fascia di Hakimi, soprattutto, e Young. Un piano tattico che non potrà essere riproposto da Conte, vista la squalifica del marocchino: "Mi aspetto la solita gara che fa l'Inter. Conosciamo bene il loro allenatore, ci siamo preparati in questi giorni: sono molto bravi a chiudersi e ripartire, hanno giocatori molto veloci, bravi nel tenere il campo e negli inserimenti. Dovremo fare prestazione attenta".
Le scelte di Pirlo
Rispetto alla sfida con la Sampdoria a Marassi qualcosa cambierà, iniziando "dal rientro di Buffon" in porta e dall'assenza di Ramsey (subentrato con gol contro i blucerchiati), fermato da "un lieve risentimento in allenamento" e che potrebbe tornare già dalla sfida di sabato con la Roma. In difesa saranno Bonucci e De Ligt a scontrarsi con Lautaro e Sanchez, con Cuadrado e Alex Sandro sulle corsie. Invariato il centrocampo, con McKennie e Chiesa sulle fasce e la rodata coppia Arthur-Bentancur in mezzo, mentre in attacco Kulusevski farà coppia con Ronaldo. Una scelta tecnica che non intacca la fiducia di Pirlo in Morata: "Lui è il centravanti moderno che cercavamo, siamo riusciti a riportarlo a casa e ci sta dando tanto. Gli piace svariare sul fronte offensivo, non è un attaccante statico ma attacca bene la profondità, sa giocare con i compagni".
Le basi solide
Tra le certezze c'è la ritrovata solidità difensiva ottenuta grazie a un reparto finalmente al completo dopo mesi: "Sta funzionando meglio, abbiamo lavorato su dei principi difensivi, abbiamo avuto fortuna che sia rientrato Chiellini. Inoltre nonostante sia poco menzionato, Bonucci sta facendo delle grandi partite, sta migliorando soprattutto sul piano dell'aggressività e quello ci dà grande forza per proseguire la stagione. Ma la certezza più grande che ho è quella di avere un gruppo di ragazzi ancora con tanta voglia di vincere, è una cosa fondamentale per una squadra ambiziosa".
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