Sono rimasti nascosti quattro giorni su un tir, incastrati tra un carico di penaumatici partito dalla Serbia verso la Brianza. Ma hanno raccontato che il loro viaggio era cominciato ben prima, otto mesi fa, dall'Asia all'Europa, quando dall'Afghanistan hanno seguito la rotta balcanica, sempre con mezzi di fortuna, fino alla Serbia dove sono stati ospitati al campo profughi di Bogovadja. E' la storia di sei giovani profughi afghani, ritrovati stipati ieri a Caponago iin una ditta di pneumatici.
E' stato il conducente macedone di un articolato, mentre aspettava di scaricare, a sentire delle voci provenire dal semirimorchio. Ha subito chiamato i carabinieri di Vimercate che, sul posto, hanno aperto il portellone trovandosi di fronte un giovane che in inglese ha spiegato che erano in sei e che arrivavano dall'Afghanistan.I giovani sono stati subito soccorsi. Si tratta di due ventenni e gli altri quattro minorenni, tra i 14 e i 16 anni di cui 3 sono fratelli. La croce rossa e la protezione civile hanno offerto loro brandine, coperte, acqua, the caldo. I sei giovani hanno dormito in un rimorchio telonato nei loro sacchi.
Oggi secondo le leggi italiane i due maggiorenni verranno accompagnati dai carabinieri in una struttura inserita nel progetto SPRAR mentre i quattro minorenni, attivata la procedura tramite il Tribunale per i Minorenni di Milano poiché "minori non accompagnati", verranno collocati in case di accoglienza. Ora si dovrà chiarire come e quando i ragazzi siano saliti a bordo di un carico proveniente da una azienda produttrice di pneumatici in Serbia, partito il pomeriggio del 25 gennaio.Original Article
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