Una Giornata mondiale per celebrare i nonni, "anello di congiunzione tra diverse generazioni", capaci di trsmettere "esperienza di vita e fede ai giovani". Papa Francesco annuncia così, al termine dell'Angelus, l'istituzione di una giornata mondiale dei nonni, che si celebrerà "la quarta domenica di luglio", in prossimità della festa dei santi Gioacchino e Anna, i nonni di Gesù".
"I nonni, gli anziani – dice – sono spesso dimenticati, ma ci ricordano che la vecchiaia è un dono". "Il 2 febbraio si celebra la presentazione di Gesù al tempio, quando Simeone e Anna, anziani, illuminati dallo Spirito santo, riconobbero in Gesù il Messia. Lo Spirito santo, ancora oggi, suscita negli anziani pensieri e parole di saggezza. La loro voce è preziosa – ha detto il Pontefice – perché canta le lodi di Dio e custodisce le radici dei popoli".
Una festa "contro la cultura dello scarto", ha spiegato il cardinale Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, commentando le parola di papa Francesco. "Si tratta del primo frutto dell'anno dedicato a "Famiglia Amoris Laetitia", un dono a tutta la Chiesa destinato a rimanere negli anni -. La pastorale degli anziani è una priorità non più rinviabile, per ogni comunità cristiana. "Nell'enciclica Fratelli tutti, il Santo Padre ci ricorda che nessuno si salva da solo – sottolinea -. In questa prospettiva è necessario fare tesoro della ricchezza spirituale e umana che è stata tramandata attraverso le generazioni".
E un primo commento è arrivato, subito, da Lino Banfi, famoso "nonno Libero" della serie "Il medico in famiglia" diventato nell'immaginario collettivo il "nonno d'Italia". "L'istituzione di una giornata mondiale dedicata ai nonni mi ha fatto piacere. Vorrei ribadire la mia gratitudine nei confronti di Papa Francesco che ho conosciuto a dicembre dello scorso anno. Mi è rimasto talmente impresso, abbiamo parlato poco ma già allora dicemmo che i nonni sono importanti. Mi disse che sapeva che mi chiamano il nonno d'Italià – continua l'attore pugliese – gli risposi nella sua lingua 'Santità, se io sono il nonno d'Italia, lei è l'abuelo del mundo. Lui fu molto contento di questo, mi mise la mano sulla schiena, poi gli dissi che abbiamo la stessa età, anzi sono più vecchio di lui di cinque mesi. E mi disse che meli portavo bene i miei anni. Era ora che un Papa si occupasse così da vicino degli anziani, i nonni sono stati definiti l'anello di unione tra le generazioni".
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