CROTONE – C’è un vecchio comandamento nel gioco di squadra. Dice che gli attacchi segnano ma le difese vincono le partite. Partiamo da qui. Giovannino Stroppa getta nella mischia Di Carmine insieme a Simy e chiede ai piedi buoni di Messias di essere usati da mezzala. La differenza dovrebbe produrre qualche beneficio, ma ancora non si vede nulla. Demerito o merito degli avversari? Perchè c’è Davide Ballardini che ha dato al suo Genoa, prima di tutto, una solidità difensiva rigorosa. Il colpo geniale? Radovanovic al centro della difesa e Criscito a fare un gioco spurio, forte di tanta esperienza, tra difesa e centrocampo. Epifania, tutti i gol li porta via! Dal sei gennaio il Genoa non prende più gol.
Quattro puntate e punti che piovono come manna dal cielo. Perin che fa lo spettatore aggiunto. Una formula efficace. Basta per vincere? No. Serve anche il risveglio di un principe del gol, che era diventato un ranocchio e ora non si ferma più. Una favola. Mattia Destro, a Bologna sparito dai radar, ora non si ferma più: sente la fiducia del tecnico e sale a quota nove, con una doppietta d'alta classe. Da dicembre a oggi è l’attaccante che ha fatto più gol.
Il primo tempo è un lungo trascorrere di minuti seduti ad aspettare l’errore dell’avversario. Tra chi non trova la quadra e chi ha dentro la forza dei nervi distesi, secondo voi? Chi sbaglia prima? Oh, il gioco è lo stesso. Palla avanti e pressione fin dall’area avversaria. Il calcio ormai è decisamente catalogato. Ma poi… Mattia Destro fino alla fine della stagione passata sembrava destinato al tramonto precoce. Mattia Destro sta bene, e conosce il calcio. C’è tutta la sua saggezza calcistica, il curriculum è garanzia, nel primo gol. Fa sponda centrale e si gira per offrire un pallone a Zajc in area che sembra dire: spingimi dentro. Lo sloveno – che è quello che si avvantaggia di più dell’inserimento del comandante Strootman – pecca di altruismo, invece di tirare, a un passo dal successo, cerca lo scarico per Shomurodov, Magallan rincula e fa quello che fa un difensore in difetto di posizione, respinge come può: sui piedi sbagliati, quelli più furbi, Mattia Destro controlla e calcia in diagonale, cosa che insegnavano gli allenatori di una volta. C’è più specchio, ci dicevano. Palla nell’angolino dove Cordaz non arriva.
Il gol non scuote i calabresi, ma dà ancora più animo al Genoa che pochi minuti dopo allunga. Ancora a destra si sviluppa l’azione ligure, Shomurodov cade su un contrasto e l’azione potrebbe sembrare finita, ma l’uzbeko ha un colpo di genio, da terra anticipa il difensore che voleva ripartire, tocca benissimo per Zajc. Cross pennellato sul palo opposto, Czyborra grida “mia” e viene accontentato. Il tiro al volo è una chicca, palla nell’angolino opposto, gran gesto tecnico. Due a zero. Zero assoluto per il Crotone, sistematicamente anticipato nei suoi pensieri, leggerissimo in mezzo, lento in Marrone. Perin non viene mai chiamato in causa.
Alla ripresa, il Crotone prova a rialzarsi con maggiore determinazione dai blocchi, ma dopo 5’ arriva il capolavoro di Destro che scatta in verticale suggerendo il passaggio a Zajc, lo riceve lungo in area, ma tocca con sapienza nell’angolino, gol solo apparentemente facile. Un cesello. Partita in ghiaccio al 50’, girandola di cambi, ma Ballardini è una regola matematica: cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto rimane lo stesso. Solo a spiccioli dalla fine il Crotone riesce a trovare una falla difensiva e Benali vi si butta dentro. Tiro che Perin devia sul palo, prima di gridare ai suoi compagni che pretende di tenere la porta inviolata. Mai visto, in questa stagione, un Crotone così remissivo, quest'anno. Probabilmente effetto dell’uno-due del primo tempo: ko tecnico.
Crotone (3-5-2): Cordaz; Magallan (Djidji 24'St), Marrone, Golemic; Pedro Pereira (Rispoli 1'St), Zanellato (Henrique 24'St), Benali, Messias, Reca; Di Carmine (Riviere 11'St), Simy (16 Festa (GK), 22 Crespi (GK), 11 Dragus, 13 Luperto, 20 Rojas, 24 D'Aprile, 44 Petriccione, 77 Vulic). All.: Stroppa.
Genoa (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Zappacosta (Ghiglione 26'St), Strootman (Behrami 29'St), Badelj, Zajc (Melegoni 16'St), Czyborra; Destro (Pandev 26'St), Shomurodov (Pjaca 16'St). (22 Marchetti, 38 Zima (GK), 5 Goldaniga, 17 Portanova, 25 Onguene, 65 Rovella, 88 Pellegrini). All.: Ballardini.
Arbitro: Giacomelli di Trieste
Reti: nel primo tempo al 24' Destro, al 29' Czyborra; nel secondo tempo al 5' Destro.
Note: Angoli: 11-3 per il Genoa Recupero:2 e 3. Ammoniti: Strootman, Messias, Henrique, Reca
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