Un salto da acrobata costa a Sofia Goggia il podio: la bergamasca è quarta sulla Kandahar tedesca dove l’anno scorso cadde rompendosi il braccio sinistro e finendo lì la sua stagione. Su una pista salata e trattata dopo le piogge dei giorni scorsi che hanno costretto anche a variare il programma (annullata la discesa e sostituita dal superG), la campionessa olimpica di discesa, 28 anni, riesce a rimanere in piedi su un salto dove molte rimangono vittime (compresa la compagna di squadra Marta Bassino che esce di pista) ma non riesce ad accorciare il ritardo di un secondo dalla vincitrice, la svizzera Lara Gut Behrami, leader della specialità, che dice: “Stiamo facendo gare complicate, la neve ci ha messo in difficoltà, ma sto ritrovando la fiducia nei miei mezzi anche quando le sensazioni non sono buone. I Mondiali? In passato mi sono sobbarcata troppe pressioni, a quelli in casa a St. Moritz mi sembrava di dover salvare tutta la Svizzera, io sono caduta e fatta male e tutte le altre hanno fatto medaglie. Adesso cerco di godermela”.
Gagnon scalza Sofia dal podio
Seconda a +0’’68 dall’elvetica, è la norvegese Kajsa Lie mentre terza, scesa col pettorale 29, è la canadese Marie Michelle Gagnon che scalza Goggia dal podio. “Me lo sentivo di non esultare troppo presto perché un secondo era tanto” ammette Sofia. “Per me era importante disputare una buona gara, domani cercherò di aggiungere qualcosa, questi sono gli step che portano ai Mondiali di Cortina. Sensazioni sulla pista? Indecenti, perché su questa neve mi è sembrato di sciare all’indietro”.
Sci, Gigante Plan de Corones: terzo posto per Marta Bassino. Vittoria a Tessa Worley
di
Alessandra Retico
Ma più indietro di lei ci sono tutte le altre compagne: Federica Brignone è solo 12ª (a +1’’33) dopo i due terzi posti nella specialità quest’anno, l’ultimo la settimana scorsa a Crans Montana. La valdostana, 30 anni, detentrice della coppa del mondo generale, ha iniziato questo campionato ad alto rendimento (in tutto, per lei, 4 podi anche se le manca ancora un successo), ha poi attraversato una crisi di fiducia anche se sta cercando di superarla: “Gara molto facile, il tracciato non presente nessuna difficoltà, era solo da mollare, sul salto sono andata troppo lunga perché mi hanno detto di fare così, invece ho sbagliato lì, ho perso velocità. Ma alla fine sono contenta, ho fatto dei pezzi buoni e non sono lontana dal podio. Per prendere Gut adesso bisognerà fare qualcos’altro”.
Sci, segnali di vera Brignone. La valanga rosa ora è al completo
di
Alessandra Retico
Alle spalle di Brignone, la valtellinese Elena Curtoni (a 1’’48 dalla vetta) che era salita sul podio (3ª) della seconda discesa di Crans Montana vinta da Goggia. La giovane (23) Laura Pirovano è 16ª (a +1’’66), Francesca Marsaglia 24^ (a +2’’21). Domani a Garmisch un altro superG.
Commenti recenti