BOLOGNA – Il Milan riaccende il motore al Dall'Ara di Bologna, dopo il ko subito dall'Atalanta e gli strascichi polemici di Coppa. La vittoria arriva di rigore, ben due fischiati da Doversi a favore della squadra capolista, il primo per una lieve trattenuta di Dijks su Leao e il secondo per un mani ingenuo di Soumaoro, su colpo di testa di Ibrahimovic.
<<La cronaca della gara>>
Il Bologna prova di ripetere l'impresa riuscita nel finale con l'Atalanta, rimontando da 0 a 2. Paga due ingenuità individuali, un pallone calciato in mezzo all'area da Barrow e un mani di Soumaoro, ma non molla mai, nei minuti finali segna con Poli e assedia la porta di Donnarumma, chiamato a una difficile deviazione su volo d'angelo, di testa, di Soriano. Ma il problema rossoblù rimane la profondità, Barrow lotta con generosità, ma subisce la fisicità avversaria e conferma di preferire una posizione decentrata al ruolo di centravanti. La differenza tra costruzione e finalizzazione è immensa. Dirà alla fine Mihajlovic: oggi, se avessi avutro Ibra, avrei vinto 3 a 0. La mancanza della punta centrale tanto agognata, ma che probabilmente non arriverà, si fa sentire molto.
Pioli porta in panchina Bennacer e conferma in regia Tonali, a Kessié, partita immensa la sua, il lavoro sporco, quello che comunque qualcuno deve fare. Il grande lavoro dei due esterni nel doppio ruolo, aiuta il Milan a non soffrire lo scarso apporto centrale in costruzione. Ritmi lenti e molti lanci, soprattutto rossoneri. Il Bologna l'aveva pensata bene. Avrebbe forse sofferto una regia offensiva tipo quella di Calhanoglu, ma il turco – guarito – non era stato convocato. Il Bologna ha invece più geometria e bellezza nella costruzione della azione, Schouten è una gioia per gli occhi, Dominguez spesso sta più avanti, sulla stessa linea di Soriano, ma soprattutto cancella Tonali. Orsolini soffre meno del solito Hernandez, che comunque è un fattore, mentre Dijks e Calabria fanno partita pari. Una punizione di Hernandez svela una posizione sbagliata di Skorupski, ma il portiere polacco rimedia e smanaccia la palla sulla traversa. Poco dopo ancora lui, devia un colpo di testa ravvicinato di Ibrahimovic, posizione sospetta, poi sul prosdieguo uno sciagurato passaggio indietro in mezzo all'area di Barrow porta al rigore, una leggera trattenuta di Dijks su cui Leao cade fulminato. "Tranquillo – grida Mihajlovic a Skorupski – non li sa tirare i rigori". Ibra in effetti calcia male, sul polacco, sulla cui riubattuta però Rebic è un falco e il tap in è nell'angolino. Diritto di replica amarissimo.
Il Bologna reagisce, Sansone – ottimo impatto da titolare dal 1' – si fa trovare pronto su un raro passaggio filtro in area, ma Calabria lo costringe ad allargarsi e Donnarumma è cos' lungo che con una gamba respinge il rasoterra. Calabria prova anche in attacco, di testa, su sponda di Ibvra. Skorupski blocca. Ma la migliore chance di pareggiare capita a Dominguez, quando il Bologna riesce a creare una superiorità numerica, Donnarumma con una mano vince il duyello e salva il Diavolo dall'1 a 1.
Ci sono ancora 45', le squadre sono piaciute, ai tecnici. Non ci sono cambi. Il copione rimane lo stesso. Ma su un traversone profondo su Ibra, Soumaoro sporca la sua buona prestazione sdaltando in maniera scomposta e deviando con le mani la spoinda aerea dello svedese. Rigore2. Ibra lascia a Kessié che tira centralmente. Skorupski quasi intuisce ma il pallone s'infila. Due a zero. Punizione eccessiva per questo Bologna, molto applicato. Ma il Milan, soprattutto "dietro" non sbaglia nulla. Girandola di cambi, il Milan difende e prova a sfruttare gli spazi. Un match, quello ospite, poco appariscente, ma redditizio.
Ma a 10' dalla fine, appena entrato, Poli riapre il match. L'azione nasce da una leggerezza di Hernandez intercettato a centrocampo, Il Bologna attiva un contropiede in superiorità numerica con Palacio, Skov Olsen fa la cosa più bella di dieci minuti anonimi, un tocco corto per Poli che si catapèulta sulla palla e la scaraventa dentro. Due a uno. Comincia una mini partita differente, il Milan barcolla ma non molla, un paio di mischie in area, un tuffo di testa di Soriano che trova ancora le spire di Gigio, Palacio che non arriva per centimetri su un pallone messio al centro da Barrow. Finisce 2 a 1. Al Milan i punti, al Bologna il rammarico di aver fatto bene, di uscire con i complimenti, ma con un pugno di mosche in tasca.
Bologna (4-2-3-1): Skorupski, Tomiyasu, Danilo, Soumaoro, Dijks (34' st Palacio), Schouten (34' st Poli), Dominguez (22' st Svanberg), Orsolini (2' st Skov Olsen), Soriano, Sansone (22' st Vignato), Barrow. (1 Da Costa, 34 Ravaglia, 3 Hickey, 6 Paz, 15 Mbaye, 29 De Silvestri, 18 Baldursson). All.: Mihajlovic.
Milan (4-2-3-1): Donnarumma G., Calabria, Tomori, Romagnoli, Hernandez, Kessiè, Tonali (18' st Bennacer), Saelemaekers, Leao (28' st Mandzukic), Rebic (18' st Krunic), Ibrahimovic. (1 Tatarusanu, 90 Donnarumma A., 5 Dalot, 20 Kalulu, 18 Meitè, 7 Castillejo, 27 Maldini). All.: Pioli.
Arbitro: Doveri di Roma.
Reti: nel pt 26' Rebic; nel st 10' Kessiè su rigore, 36' Poli.
Note: Angoli: 6-4 per il Bologna. Recupero: 1' e 4'. Espulso: Bigon (diesse Bologna) al 10' st per proteste. Ammoniti: Dijks, Rebic e Soriano.Original Article
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