MILANO – La Lotteria degli scontrini partirà lunedì primo febbraio, si sono ormai rassegnati anche alla Confcommercio dove pure speravano in un nuovo rinvio per avere più tempo per adeguare i registratori di cassa. In questi giorni si sono tenuti webinar con le Entrate e seminari a livello territoriale con le associazioni per spiegare la novità in arrivo.
Resta il dato di fatto che il provvedimento a firma di Agenzia delle Entrate e dei colleghi di Dogane e Monopoli, a pochi giorni dal semaforo verde, non è ancora stato emanato. E proprio sul sito della Lotteria si ricorda che quell'atto, esplicitamente richiesto dal Milleproroghe che ha spostato in avanti "di qualche settimana" la partenza prevista a gennaio (e che era già frutto di un rinvio), è necessario per suonare il gong. Nel Milleproroghe, infatti, non si definisce un giorno preciso d'avvio, ma si affida al provvedimento (da adottare entro il 1° febbraio) la sua individuazione.
Speciale Cashback 2021: il rimborso è servito
Dalle Agenzie fanno presente di avere lavorato per essere allineate allo start, rimarcando che non c'è stato alcun ordine contrario da parte del Ministero dell'Economia al quale spetta l'ultima parola. Proprio dal Tesoro, alla luce della crisi di governo nel suo apice, si nota come le priorità in questo momento siano giocoforza altre. Avanti, dunque, con il calendario atteso, salvo lasciare aperte le porte al fatto che da qui a lunedì tutto potrebbe accadere.
In attesa dunque che anche l'ultimo tassello vada al suo posto, con un tempisto da ultimo minuto un po' come avvenuto con il cashback di Stato, gli esercenti si preparano alla novità. E da parte loro restano gli stessi dubbi manifestati già a dicembre.
Il punto di vista dei commercianti: "Troppi impreparati e costi alti"
Dopo aver ottenuto la mini-proroga di un mese, il responsabile fiscale della Confcommercio, Vincenzo De Luca, non crede che sia cambiata radicalmente la situazione rispetto a Natale. "Al 20 dicembre c'erano 700 mila registratori di cassa su 1,4 milioni inadatti a ricevere il bar code della lotteria. A distanza di un mese, considerando le restrizioni del periodo, a dir tanto saranno aumentati di un centinaio di migliaia". Per i negozianti, che dal 1° gennaio sono già obbligati alla trasmissione automatica dei corrispettivi, l'onere di aggiornare il registratore e di acquistare un lettore ottico per il bar code degli utenti "pesa circa 300 euro. Non poco in una fase così difficile per il commercio", ragiona De Luca. Che ha già chiesto a Mef ed Entrate di "far rientrare anche queste spese nella possibilità di maturare un credito fiscale al 50%, come avviene per la sostituzione dei terminali. Ad oggi, invece, per l'adeguamento alla lotteria degli scontrini è precluso".
Anche chi non avesse un registratore aggiornato, in verità, può far partecipare i propri clienti. Si pensi ad esempio a professionisti e artigiani (come l'idraulico o il falegname) che certo non girano con cassa e lettore ottico. Le Entrate hanno infatti reso disponibile una procedura web, nell'ambito di quela per trasmettere i corrispettivi ("Fatture e corrispettivi"), che consente di inserire a mano il codice lotteria dell'acquirente e candidare così il suo acquisto alla riffa di Stato. I consumatori dovrebbero esser dunque tutelati, ma per i commercianti la farraginosità di questa via limita di fatto la sua applicabilità. Con l'esito che, dice De Luca, "la partenza sarà a macchia di leopardo".
Il bollino e le segnalazioni di chi non aderisce
Ne potrà derivare anche un diverso vantaggio competitivo tra chi potrà sponsorizzare presso i clienti la partecipazione alla Lotteria, attirandoli a sé, e chi ne resterà fuori. Si è parlato al riguardo di un "bollino blu" per identificare i negozi virtuosi, ma De Luca minimizza: "E' impreciso. I commercianti potranno esporre il logo del portale della Lotteria e far presente che nel loro esercizio vi si accede, ma parlare di bollino di qualità è fuorviante".
In ogni caso, ma solo dal 1° marzo, gli utenti potranno segnalare sul portale gli esercenti che non accettano il codice lotteria. "Questo non comporta sanzioni per i commercianti – dettaglia De Luca – ma fa accendere un'attenzione particolare su quella partita Iva. Se reiterata, insieme ad altri elementi, può far scattare controlli anti-evasione".
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