Stavolta forse ci siamo davvero: dopo anni di liti, di discussioni, di tribunali e di Mediapro, il Canale della Lega potrebbe diventare davvero realtà dal 2021. Dal Pino e De Siervo di sicuro sono fra i più preparati sui diritti tv, sapevano benissimo che non avrebbero potuto raggiugere la cifra chiesta (o sognata), un miliardo e 150 milioni a stagione. Nessuna sorpresa quindi ieri quando sono state aperte le buste: Dazn ha offerto più di Sky. Che voglia assicurarsi davvero sette partite a giornate, lasciandone solo tre alla pay tv di Comcast? Poco probabile, forse sono solo strategie. Di Tim non c'è traccia (e in Lega ci sono rimasti male), Amazon non ha fatto offerte dopo aver acquistato 16 gare di Champions pagandole 5 milioni l'una. Alla fine sono rimaste Sky, Dazn, Eurosport e Mediapro. Saranno loro a trattare il 5 febbraio con Dal Pino e il suo staff. Trattative- lampo perché l'8 febbraio i presidenti decidono. E per questo tutto fa pensare adesso che si vada verso la soluzione del famoso Canale. La Lega potrebbe farlo con Sky, meno probabile con Dazn. Sky d'altronde ha il know how per produrre, lo ha dimostrato in tutti questi anni: ci vorrebbero sei mesi per allestire il Canale che poi sarebbe fruibile anche da altri competitors, da Dazn ad Amazon e Tim che potrebbero tornare così in corsa. Forse questa è l'unica soluzione, visti i tempi, per risolvere il nodo dei diritti tv domestici della serie A mentre per quelli esteri la Lega spera di arriva a 300 milioni, qualcosa di più magari. I diritti complessivi ora valgono 1400 milioni: non sarà semplice crescere o "pareggiare".
E per fortuna che la Lega si prepara a chiudere la trattativa con i fondi di private equity portata avanti in prima persa dal presidente Paolo Dal Pino. Dopo lo slittamento dell'assemblea in programma inizialmente il 27 gennaio, i club si ritroveranno il prossimo 4 febbraio in presenza a Milano (e non in videoconferenza come previsto per la prima riunione) per votare sull'offerta della cordata formata da CVC, Advent e Fsi. Nell'ordine del giorno infatti è previsto il voto riguardo "l'approvazione del 'Term Sheet' con il Consorzio CVC-Advent-FSI" ma anche la approvazione delle modalità di distribuzione delle risorse provenienti dall'operazione" con i fondi.
Intanto, la Lega ha pubblicato l'invito ad offrire per il pacchetto 1-bis relativo alla trasmissione di 266 partite a stagione su OTT e internet, da lanciare nel caso in cui Sky (a cui il Consiglio di Stato ha vietato le esclusive sul web) dovesse aggiudicarsi il pacchetto principale contenente le gare. Ma, come detto, si va verso il Canale: per anni è stato osteggiato da Sky ma adesso forse si sono convinti che può essere l'unica soluzione per garantire un futuro all'altezza del passato anche all'Azienda.
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