Un’inchiesta dell’Ausl sulla casa di riposo Senior Hotel Arcadia di Casalecchio dove 30 anziani ospiti su 46, che avevano fatto il vaccino, sono risultati positivi al Covid assieme a sette operatori. Ovviamente il vaccino in sé non c’entra nulla, non è in discussione la sua efficacia. Quello che gli esperti vogliono capire – ieri gli operatori della Sanità pubblica hanno fatto un sopralluogo – è come sia potuto scoppiare il focolaio e soprattutto, come si sospetta, se i casi sono stati comunicati in ritardo all’Ausl.
Secondo quanto ricostruito, il contagio è di poco precedente il 13 gennaio, la giornata delle vaccinazioni nella casa protetta. Bisogna sottolineare che l’Ausl effettua le vaccinazioni nelle strutture che sono “ Covid free”. E si supponeva che l’Hotel Arcadia lo fosse. L’inchiesta punta a chiarire il ruolo di alcuni operatori sanitari che prima della dose erano già positivi.
di
Rosario Di Raimondo e Marcello Radighieri
«Stiamo lavorando per capire le dinamiche e i tempi tra i sintomi e l’evidenziazione del caso positivo al tampone» , spiega chi segue l’indagine. Il sospetto è che gli episodi siano stati segnalati «male e in ritardo». Uno degli operatori sarebbe persino collegato a due strutture diverse, dove sono scoppiati contagi. «Si suppone che vi fosse un focolaio in incubazione su cui l’Ausl sta indagando. Stiamo acquisendo elementi per avere risposte più precise», dice Donini.
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