Una biblioteca di quartiere intitolata a Giulio Regeni? "Una decisione sconcertante, per questioni di metodo. È mancato il confronto. Il Comune ha deciso da solo, imponendosi, invece di confrontarsi con le realtà locali, il quartiere, i frequentatori della biblioteca. E poi Regeni è una figura che divide a seconda delle opinioni politiche che si possono avere, il nome si può prestare a strumentalizzazioni". E così don Francesco Poli, parroco di Colognola, quartiere di Bergamo, boccia la decisione che il Comune, guidato da Giorgio Gori, aveva preso nello scorso dicembre.
Una panchina gialla per Giulio Regeni: a Malegno l'iniziativa per ricordare il ricercatore a cinque anni dal rapimento
Una panchina gialla per ricordare Giulio Regeni è stata inaugurata oggi a Malegno. Il comune bresciano, infatti, ha voluto unirsi con un gesto concreto al coro di richieste di giustizia per il ricercatore italiano, a cinque anni dal suo rapimento in Egitto in circostanze poco chiare. Un arredo urbano dalla forte valenza simbolica, impreziosito dalle parole di Martin Luther King: "No, non siamo ancora soddisfatti e non lo saremo finché la giustizia non scorrerà come l'acqua e il diritto come un fiume possente". Un percorso di 'panchine dei diritti' iniziato a novembre, con quella rossa contro la violenza sulle donne, e proseguito con quella gialla sul tema della giustizia dedicata appunto a Regeni. "La prossima riguarderà i diritti dei bambini – racconta il sindaco di Malegno, Paolo Erba – Ringrazio i volontari dell'associazione 'Malegno ci appartiene', perché grazie al loro sforzo tutta la comunità avrà modo di riflettere sui diritti civili anche negli spazi comuni".
I primi dubbi erano stati sollevato in un articolo sul bollettino parrocchiale: "Ci piacerebbe che la proposta fosse portata a un tavolo di confronto nel quartiere: dedicare la biblioteca a Giulio Regeni? Parliamone". Il sacerdote conferma e aggiunge: "Serviva la consultazione della gente, delle reti sociali del quartiere, di tutti. Invece la decisione è arrivata a sorpresa, senza annunci. Poi mi chiedo: ci sono 6 biblioteche senza nome in città, perché intitolarne solo una, la nostra? C'è ancora spazio se si vuole per tornare indietro, per cambiare mtodo. Poi si parla, si sentono gli abitanti, si decide insieme il nome, a quel punto il nome andrà benissimo a tutto. Ma non sarà così".
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E il deputato leghista e consigliere proprio eletto a Colognola Alberto Ribolla, conferma: "La decisione del Comune è inopportuna e presa senza coinvolgere il quartiere".
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