In nove minuti di rilanci da 100mila dollari a botta, un capolavoro di Sandro Botticelli è lievitato da una base di 70milioni di dollari alla cifra record di 80milioni; 92,184 coi diritti d'asta. Così si è chiuso pochi minuti fa l'incanto promosso da Sotheby's con una profusione di aggettivi enfatici per il Ritratto di giovane con medaglione che ha infiammato i banchi di New York e Londra impegnati a rimpallarsi le offerte eccitate dal martello dell'auctioneer Oliver Barker.
Uscito dalla collezione blasonata dell'immobiliarista miliardario Sheldon Solow, in loan al Metropolitan Museum e messo in vendita dalla vedova per finanziare una fondazione intitolata al marito, la preziosissima tavola del Quattrocento (con uno straordinario inserto tondo del secolo prima) etichettata come “The ultimate Renaissance portrait”, la quintessenza del ritratto rinascimentale, fu dipinta dal genio toscano negli stessi anni dei suoi masterpiece, la Primavera e la Nascita di Venere.
Come previsto, dato il periodo buoi dei musei, non sarà un'istituzione pubblica a spacchettare il quadro, ma un collezionista privato, un compratore russo che l'ha sottratto in corner a un rivale asiatico. Per Botticelli la cifra astronomica supera di gran lunga l'ultima sua presenza in asta, quando nel 2013 la Madonna col Bambino e San Giovannino, battezzata “The Rockefeller Madonna” per via di un passaggio nel salotto del magnate statunitense, fu venduta per 10,4 milioni da Christie’s.
Sullo sfondo di un mercato che oscilla a causa della crisi globale, la fiducia del collezionismo verso il mondo degli old master e il loro valore incrollabile di beni rifugio è stata confermata da altre sorprese della serata. Come la splendida terracotta di Luca della Robbia, schizzata da 700mila dollari a oltre 2milioni in un gioco di rilanci che il pubblico dei social ha definito “exciting”.
Altro cardiopalma per una Deposizione di Cristo dalla croce del fiammingo Hugo van der Goes, arrivata a 3milioni e 350mila dollari. Risultati interessanti per molti nomi italiani del Cinquecento, come il Maestro di Marradi che ha raddoppiato dalla base di 500mila dollari al milione secco. Peccato per il secondo capolavoro annunciato, un Abramo e l'angelo di Rembrandt, stimato fra i 20 milioni e i 30 milioni, ma ritirato poco prima dell'inizio dell'asta. Domani sarà il turno di una collezione leggendaria, quella di Hester Diamond, “l’impavida” e i suoi 49 lotti con nomi da manuale: Dosso Dossi, Ghiberti, Barocci e persino una scultura di Bernini in partenza da 12milioni. Amazing.
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