ROMA – Un assist alla Superlega, senza nominarla mai. Il presidente della Juventus Andrea Agnelli, in una conferenza sul canale francese e-Think sport, ha aggiornato la propria agenda con i programmi per il futuro del calcio europeo. Aprendo a soluzioni che rivoluzionino il sistema con "la privatizzazione delle competizioni" anche per far fronte a un sistema che "avrà danni fino a 8 miliardi di euro".
Calcio, per il Covid i 20 top club d'Europa perderanno 2 miliardi: Barcellona e Real col fatturato più alto, Juventus decima
di
Franco Vanni
Una svolta nel sistema attuale: di questo ha parlato per una mezz'ora Agnelli. Rappresentando uno scenario tragico per il calcio continentale: "Non siamo in grado, ancora, di avere un'idea su cosa sia successo all'industria o cosa significhi questa crisi per le società. L'effetto reale della pandemia lo capiremo davvero solo a fine stagione. Dubito fortemente che saremo in grado di riportare i tifosi allo stadio, di riaprire gli impianti. Lo studio Money League di Deloitte parla di un impatto pari a 2 miliardi di euro, ma credo sia molto peggio di così: le stime dell'Eca dicono che i danni saranno tra 6,5 e 8 miliardi. E 360 club dovranno sottoscrivere aumenti di capitale per 6 miliardi". Inevitabilmente, la crisi ha colpito anche il calciomercato: "Le spese per i trasferimenti di calciatori sono scese da 6,5 a 3,9 miliardi", per un calo "di 2,6 miliardi. Danneggiando profondamente anche le divisioni inferiori, oltre a ridurre i posti di lavoro".
Un problema da risolvere "cambiando il modo in cui operiamo". Come? "Bisogna valutare la possibilità di rivedere il format delle competizioni e la governance del sistema". Un'idea che apre a un futuro diverso: "Dobbiamo guardare più la qualità che alla quantità delle partite, ripensando il format delle competizioni. Intervenendo sulla governance del sistema, con un management che possa creare un migliore equilibrio nel sistema, tra le parti in gioco". Come? "Oggi si giocano ogni anno 125 partite di Champions League e quasi 1900 nei top 5 campionati nazionali. L'impatto economico così è sbilanciato". Un modello, che sta provando ad applicare la Serie A, è quello della "privatizzazione delle competizioni", tramite l'ingresso dei fondi di investimento. "L'organizzazione delle competizioni gestita direttamente o indirettamente dai club è un'opportunità per incrementare i ricavi delle società". Lo sguardo è al pubblico del futuro: "Abbiamo un pubblico molto più segmentato rispetto al passato. La generazione Z inizierò a spendere prima di 5 anni da oggi. Siamo sicuri che ciò che offriamo loro in questo momento sia ciò che vogliono?"
Un piccolo incrocio con il presidente del Lione, Jean Michel Aulas, che in collegamento (con la coppa del mondo sullo sfondo), ha chiesto ad Agnelli delucidazioni sulla possibilità che la Francia, dopo aver portato due squadre in semifinale di Champions, possa portare anche la quarta squadra a qualificarsi per la competizione. Gelida la risposta del n.1 della Juventus: "L'accesso alle competizioni europee deve avvenire nel campionato nazionale e a determinare chi rappresenta il Paese nelle competizioni europee è un ranking. È una questione di meritocrazia".
Commenti recenti