PADOVA. Fine degli incontri istituzionali con soli uomini incravattati in prima linea. Il Comune di Padova si dota delle linee guida per il rispetto della parità di genere, per avere una rappresentanza femminile in ogni evento pubblico organizzato, da qui in avanti, dall’amministrazione comunale. L’evento scatenante è stato il convegno di un mese fa con l’architetto Stefano Boeri, dal titolo “Forum Padova 2030”, dove si discuteva del futuro urbanistico della città. Un evento importante e ricco di contenuti, certo. Ma tra i 16 relatori non c’era nemmeno una donna: tutti maschi.
Guardate questa foto: non manca qualcuno?
Claudia Arletti
La commissione per le pari opportunità si è quindi messa in moto e ha stilato sette punti destinati a diventare l’ossatura di un futuro regolamento. “Niente quote rosa, il nostro non è un principio numerico ma di valore”, si affretta a specificare Luciana Sergiacomi, presidente della commissione per le pari opportunità. Il primo punto è la base del nuovo regolamento: assicurarsi di avere una lista di interventi equilibrata in termini di parità di genere. Due: evitare di coinvolgere donne solamente nel ruolo di moderatrici e presidenti di sessione. Un chiaro invito a rottamare la logica della “velina”, o comunque della donna chiamata soltanto a presentare e non a proporre contenuti. Tre: sviluppare una strategia di parità di genere per ogni evento e ricordare a chi organizza che questa deve essere rispettata da tutti i partecipanti. Con il punto numero cinque si entra poi in quella che è l’applicabilità concreta del principio: valutare le esigenze di conciliazione tra i tempi di vita e di lavoro, promuovere un ambiente inclusivo che non ostacoli la partecipazione femminile.
Il festival della bellezza che esclude le donne
Michela Murgia
La commissione per le pari opportunità propone anche di riconoscere dei premi in termini di punteggi, con una graduatoria, alle associazioni che si impegnano a rispettare questo principio. Da un punto di visto amministrativo il documento sarà oggetto di una mozione di maggioranza, che verrà discussa e votata nel prossimo consiglio comunale. “La presenza femminile va tenuta presente e incentivata. Gli ordini professionali già si sono dati dei regolamenti ma ci risulta che il Comune di Padova sia il primo in Italia a dotarsene” puntualizza l’avvocata Sergiacomi, che evidenzia il lavoro svolto insieme alla collega di commissione Angela Montemurro. “Ci interessa sviluppare una cultura che poi si possa diffondere a macchia d'olio. Noi cominciamo, se anche altri ci copieranno allora potremo vivere in una società maggiormente rispettosa”.
Soddisfatto anche il sindaco di Padova, Sergio Giordani: “Considero la parità di genere una questione cruciale. Alcuni importanti assessorati della nostra amministrazione sono affidati a donne e molte altre donne ricoprono ruoli chiave tra i dirigenti dei nostri uffici. Queste linee guida elaborate dalla commissione indipendente per le pari opportunità contribuiscono a mantenere viva l’attenzione di chi organizza eventi e convegni: è un invito a valorizzare il grande contributo che le donne possono portare in ogni ambito lavorativo, politico e culturale”.
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