Un ospedale costato 17 milioni di euro in cui non erano previsti bagni a sufficienza per i pazienti: è la struttura della Fiera del Levante, tirata su in 45 giorni grazie ad un appalto della Protezione civile e consegnata al Policlinico di Bari il 16 gennaio. E’ stata proprio l’azienda universitaria ad accorgersi delle carenze strutturali, portandole all’attenzione della Protezione civile regionale e chiedendo che la ditta apaltatrice – la Cobar-Itam Oxygen provveda correzione di alcuni errori.
di
Chiara Spagnolo
In primis quello relativo ai bagni per i degenti, in numero insufficiente rispetto ai 160 posti inizialmente previsti. “In realtà – ha spiegato il commissario del Policlinico, Vitangelo Dattoli – inizialmente erano previsti solo posti di Terapia intensiva, che hanno bisogno di uno standard ridotto di servizi igienici, mentre in seguito è stata disposta l’allocazione di altri reparti, come Malattie infettive, nei quali i pazienti sono autosufficienti e dunque c’è bisogno di un numero più elevato di bagni”.
I lavori per l’adeguamento dei servizi sono in corso, così come quelli per la creazione di stanze per i medici, “abbastanza facili – prosegue Dattoli – perché possono essere effettuati spostando semplicemente alcuni pannelli delle control room”. Per il manager, dunque, si tratta di problemi facilmente risolvibili, che comunque porteranno un ulteriore aumento de costi di realizzazione della struttura, già lievitati del doppio.
La cifra iniziale di 8,5 milioni, infatti, è arrivata a 17,5, a causa di cinque ordini di servizio della Protezione civile per costi aggiuntivi, come quelli relativi alle sale operatorie, ai letti sospesi, alle tac. Un aumento esponenziale che ha indotto il governatore Michele Emiliano ad annunciare la volontà di trasformare l’ospedale in fiera in una struttura stabile, da utilizzare anche dopo l’emergenza Covid.
Intanto la fine dei lavori è slittata di qualche giorno e non è ancora chiaro quando l’ospedale potrà essere effettivamente attivato. Al suo interno troveranno spazio i posti letto di Terapia intensiva, di Terapia intensiva respiratoria, di Nefrologia e quelli di area internistica relativi alle unità operative di Medicina Interna “Murri”/Ospedaliera e Medicina Interna “Baccelli”, per un totale di 120 posti sui 160 inizialmente previsti. Rimarranno al Policlinico i posti letto Covid nei plessi di Malattie Infettive, “D’Agostino” e nella palazzina Brienza. Al Policlinico è invece in fase di ultimazione la realizzazione di una struttura campale da 16 posti letto di Terapia intensiva, attigua al padiglione Asclepios, che consentirà l’assistenza di pazienti ad alta intensità di cura.
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