ROMA – Il decreto per l’autonomia del Coni è in Consiglio dei ministri. Prima delle dimissioni del presidente del Consiglio Conte, va in approvazione un testo che dovrebbe evitare la sospensione del Comitato olimpico italiano da parte del Cio, sanzione che comporterebbe l’esclusione dell’Italia dai Giochi di Tokyo costringendo gli atleti a gareggiare senza bandiera.
di
Matteo Pinci
Il testo, che ha subito varie modifiche nel corso della mattinata, con un lungo braccio di ferro tra i ministri Pd e 5s, ripristina l’autonomia funzionale e gestionale del Coni restituendo a Malagò la pianta organica (dovrebbe trattarsi di 165 dipendenti) e alcuni immobili. Evitando sanzioni che avrebbero significato una figuraccia mondiale per il Paese.
Lo stesso presidente Malagò ha informato il numero uno dei Cio, Thomas Bach, che ha commentato positivamente: "Sono molto felice".
"Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l'Italia venisse così duramente sanzionata già domani – commenta il ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora.- ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell'indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019".
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