ROMA – Giocare in stadi vuoti, a porte chiuse, influenza le squadre in maniera molto diversa. Lo sottolinea uno studio dell'Osservatorio CIES sul calcio, che nel suo report settimanale ha analizzato i dati relativi alle squadre della massima serie dei 66 principali Paesi del mondo. Tra i club dei cinque maggiori campionati europei è l'Atletico Madrid ad aver registrato la percentuale più alta di vittorie casalinghe – pari all'86,7% – nonostante la mancanza di tifosi a causa della pandemia: 13 successi su 15 incontri disputati (pareggiando gli altri due), inclusa la sfida di lunedì sera contro il Valencia.
Due club sempre vincenti in casa, 10 mai
Sono due i club su tutti quelli che hanno disputato almeno 10 partite di campionato nazionale in casa dal 1° aprile 2020 ad averle vinte tutte: si tratta dei campioni norvegesi del Bodø / Glimt (15 su 15) e dei Rangers Glasgow, capolista della Premier League scozzese (12). Al contrario dieci formazioni non hanno vinto una sola partita casalinga dopo la pandemia: Deportivo Municipal (Perù), Vegalta Sendai (Giappone), RoPS (Finlandia), Dalian Pro (Cina), Zob Ahan (Iran), Colonia (GER), Dijon (Francia), Lyngby (Danimarca), Al-Yarmouk SC (Kuwait) e Al Ittihad (Egitto).
A porte chiuse calano i successi interni
In generale, prendendo in considerazione i 66 campionati, la percentuale di vittorie casalinghe è diminuita dal 45,1% tra il 1 gennaio 2019 e il 31 marzo 2020 al 42,0% tra il 1 aprile 2020 e il 18 gennaio 2021. Un dato che indica come la mancanza di tifosi sugli spalti sia negativa per le squadre che giocano in casa. Tuttavia, le formazioni ospitanti restano ancora in vantaggio statisticamente poiché continuano a vincere 1,32 partite in più rispetto ai club in trasferta.
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