Le autorità australiane stanno facendo pressione per ottenere l'estradizione di un uomo arrestato nei Paesi Bassi, all'aeroporto di Amsterdam, considerato il capo di una delle maggiori gang di narcotrafficanti in Asia, tra le persone più ricercate al mondo.
Tse Chi Lop, 57 anni – detto El Chapo asiatico, come il trafficante messicano Joaquin "El Chapo" Guzman – è di nazionalità canadese e origini cinesi. È ritenuto il numero uno del cartello The Company (noto alle forze dell'ordine anche come 'Sam Gor') che controlla il mercato della droga e delle metanfetamine in tutta l'Asia, per un giro d'affari di 70 miliardi di dollari l'anno. L'agenzia Afp riferisce che "Sam Gor" ha riciclato i miliardi derivati dall'attività illecita, attraverso casinò, hotel e società immobiliari nella regione del Mekong, nel sud-est asiatico.
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Per gli australiani, The Company agisce nel loro Paese da anni "importando e distribuendo ampie quantità di droga, riciclandone i profitti all'estero e godendosi le ricchezze ottenute col crimine".
A confermare l'arresto di Tse in Olanda è stata proprio la polizia australiana. Ricercato da anni, Tse ha vissuto in passato a Toronto, ma ultimamente si muoveva tra Macao, Hong Kong e Taiwan.
Ora, il procuratore generale chiederà formalmente l'estradizione di Tse. Secondo Thomas Aling, portavoce della polizia olandese intervistato dall'Afp, ci sono buone probabilità che la richiesta di Canberra vada a buon fine.
La polizia federale australiana ha affermato che l'arresto è seguito a un'operazione che, nel 2012-2013, ha portato all'incarcerazione di 27 persone legate a un gruppo criminale che agiva in cinque Paesi. Questo gruppo era sospettato di importare "notevoli quantità di eroina e metanfetamina" in Australia, un mercato molto redditizio per i trafficanti di droga.
Durante le retate condotte a Melbourne nel 2012-2013, la polizia ha sequestrato stupefacenti per un valore di 9 milioni di dollari australiani (5,70 milioni di euro), compresi contanti, borse di marca e gioielli.
L'arresto di Tse Chi Lop, a quasi dieci anni dall'operazione, rappresenta un importante passo avanti per le autorità australiane.
La maggior parte della metanfetamina che circola in Asia, proviene dal "Triangolo d'Oro", un'area al confine tra Laos, Birmania, Thailandia e Cina sud-occidentale.
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