Dalla vecchia darsena del porto che oggi ospita le aule dell’università di Genova fino ai gasometri dismessi di Ventimiglia, chiusi fra le case e la strada a fianco del vecchio anfiteatro romano. C'è una Liguria tutta da scoprire nel viaggio di Repubblica lungo i segni dell’archeologia industriale. Immagini che sembrano sbiadite nel tempo e che invece riprendono vita, fabbriche cancellate, salvate o riadattate alle nuove esigenze dell’economia globale. “C’era una volta il futuro-Un viaggio nell’archeologia industriale della Liguria”, che i lettori di Repubblica da La Spezia a Ventimiglia in tutta la Liguria, avranno in omaggio acquistando giovedì 28 il quotidiano, è un racconto a tappe, diciassette in tutto, per riscoprire quei segni del passato industriale che sono memoria “attiva”, utile a guidarci anche nel presente. Così è per l’Hennebique, palazzo-simbolo di questa storia, uno dei primi manufatti in cemento armato costruiti in Italia, nato all’inizio del Novecento per ospitare i silos granari, abbandonato alla fine degli anni Ottanta e ora pronto a rinascere con una nuova vocazione al servizio delle navi da crociera. E che dire poi del gasometro di Campi, a fianco del nuovo ponte Genova San Giorgio? La sua demolizione era già stata decisa a inizio marzo 2020, ma lo stop imposto a tutti i cantieri per l’emergenza coronavirus ha fermato le ruspe e la Soprintendenza lo ha definitivamente salvato ponendo il suo vincolo, come testimonianza viva del passato industriale. Storie affascinanti, da scoprire insieme a tutte le altre, sfogliando le 144 pagine del volume a cura della professoressa Giovanna Rosso Del Brenna e della redazione genovese di Repubblica. Una nuova collaborazione con l’ateneo genovese, questa, dopo il riuscitissimo debutto dello scorso anno con il libro dedicato all’Archeologia Medievale. Filo conduttore di questi due racconti, la volontà di documentare il passato non da un punto di vista nostalgico, ma come strumento di analisi e valutazione per capire il nostro presente e aiutarci a orientare meglio le scelte future di questo territorio.
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